Utile di 2,5 milioni per Banca Centro Emilia. L'apporto dell'istituto per la pandemia

Si terrà il 12 maggio l’Assemblea di Banca Centro Emilia e si svolgerà con l’intervento del “Rappresentante Designato” nel rispetto del divieto agli assembramenti imposto dalla pandemia ancora in corso. Una modalità non consueta per la banca che, generalmente, riscontra una nutrita partecipazione da parte dei suoi soci per l’annuale appuntamento assembleare che prevede, all’ordine del giorno, anche l’approvazione del bilancio d’esercizio dell’anno 2020.

Questi i numeri del bilancio 2020 comunicati dall'Istituto. Confermando un trend iniziato nel 2012, anche il 2020 si chiude con un utile netto che supera di 2,48 milioni di euro. Il CdA presenterà ai soci una proposta di distribuzione del dividendo per circa 300 mila euro, rapportato alle quote sociali possedute e coerente con la natura della banca che è una cooperativa di credito. Attraverso la quota di utile destinato a riserva Banca Centro Emilia accresce la sua già robusta patrimonializzazione, con il Common Equity Tier One ratio che sale al 17,01 per cento dal 14,55 per cento del 2019: valori ben al di sopra dei minimi previsti dalla legge, commenta una nota dell'azienda. In aumento anche le coperture sul credito deteriorato, che raggiungono il 68 per cento dal 62 per cento del 2019 determinando, in tal modo, una riduzione dell’incidenza del credito deteriorato netto (pari al 1,97 per cento). Una recente indagine pubblicata da Affari Finanza, in collaborazione con Credit Data Research Italia, colloca la banca fra le prime 50 a livello nazionale per solidità nel proprio livello dimensionale, e prima nel territorio di riferimento.

La raccolta diretta  denota un sensibile rialzo (+ 74,523 milioni di euro, pari a un incremento del 7,45 per cento, raggiungendo l’ammontare complessivo di 1,074 miliardi). A fronte di una contrazione sulle  forme a scadenza cresce la raccolta sui conti correnti (+ 119,795 mln pari a + 18,19 per cento), un fenomeno, quest’ultimo, già in atto negli ultimi anni che è stato enfatizzato da un atteggiamento “attendista” da parte della clientela privata a seguito della minore propensione al consumi durante il lockdown, nonché, in molti casi, dal mancato utilizzo da parte delle imprese dei finanziamenti agevolati concessi per fronteggiare l’emergenza economica. In incremento anche la raccolta indiretta che cresce di 52 milioni, pari a + 8,63 per cento, attestandosi a complessivi 654,43 milioni di euro, trainata dalle Gestioni Patrimoniali (+ 15,766 milioni, pari a + 7,88 per cento) e dalla raccolta premi assicurativi (+ 19,561 milioni, pari a + 20,98 per cento). Aumentano del 6,19 per cento anche gli impieghi alla clientela a complessivi 888,13 mln di euro (+ 52,809 milioni rispetto al 2019) principalmente per effetto delle misure agevolative poste di essere dal Governo con l’obiettivo di garantire sostegno alla clientela che ha dovuto fronteggiare le conseguenze economiche delle chiusure forzate imposte dall’emergenza sanitaria. “Misure – commenta la nota – che sono state immediatamente colte dalla banca che non è mai venuta meno, anche in un anno così difficile, al ruolo di banca locale perseverando nella sua azione di vicinanza al territorio attraverso il finanziamento degli investimenti delle famiglie e delle aziende e, direttamente, aprendo una nuova Filiale nella città di Ferrara”. In aumento il numero dei clienti privati +1,26 per cento (411 clienti), mentre rimangono sostanzialmente stabili le aziende + 0,95 per cento (+63) principalmente per effetto delle forti limitazioni agli spostamenti che hanno penalizzato le attività di sviluppo. E’ da evidenziare l’alto livello di cross selling della banca: oltre la metà dei clienti (precisamente il 56,7 per cento) possiede più di 5 prodotti e tale indicatore, barometro di fidelizzazione, è in crescita costante negli ultimi dieci anni (+32 per cento), a scapito di coloro che possiedono un solo prodotto che diminuiscono parallelamente del 7,6 per cento. La nota dell'istituto si conclude con un capitolo dedicato alla gestione della pandemia: “Per fronteggiare gli effetti dell’emergenza economica, conseguente a quella sanitaria – riporta il comunicato –, la banca ha mantenuto inalterato il suo livello di servizio, non ha mai chiuso o ridotto gli orari degli sportelli ed ha concesso oltre 1.500 moratorie che hanno interessato finanziamenti per un ammontare complessivo superiore a 140 mil. di €. Insieme al Gruppo Cassa Centrale, di cui è parte, le BCC hanno trasmesso al Fondo Centrale di Garanzia delle PMI 173 mila richieste a valere sulle misure del “Decreto Liquidità”. E’ indicativo notare come a fronte di una quota media, a livello nazionale, nel mercato complessivo degli impieghi creditizi pari al 7,5 per cento, le BCC hanno trasmesso il 14,6 per cento del totale delle pratiche oggetto di lavorazione da parte del Fondo di Garanzia. È rilevante, dunque, il contributo delle banche di comunità nel favorire l’accesso di famiglie, imprese e professionisti agli strumenti previsti dal Parlamento con la finalità di mitigare l’impatto dell’emergenza sanitaria sull’economia reale. Sono stati però anche altri i fronti sui quali la banca ha dato concreta prova del proprio impegno dedicando, ad esempio, particolare attenzione al sistema sanitario mediante l’iniziativa di donare di 10 ecografi portatili utilizzati dalle USCA per la diagnosi domiciliare e disponendo uno stanziamento a favore dell’Università di Ferrara per finanziare una ricerca sperimentale sui soggetti cosiddetti asintomatici, poiché negativi al tampone naso-faringeo, ma che sviluppano l’infezione in altri tessuti. Sul fronte della scuola, così spesso e ingiustamente ignorato, ma determinante per il futuro dei nostri figli e del paese – conclude la nota –, la banca ha dotato il plesso di Corporeno di nuovi asciugamani a comando elettronico, sostituendo quelli in uso e sta progettando una serie di iniziative formative rivolte all’educazione finanziaria ed al risparmio energetico”.

Nelle foto, la sede di Corporeno, il presidente Giuseppe Accorsi e il direttore Giovanni Govoni