Nel trentennale della costituzione dell'Associazione Fondazioni di origine bancaria dell'Emilia Romagna

Firmato a Bologna un protocollo tra le Fondazioni Bancarie e la Regione

Intesa raggiunta, tra Associazione regionale delle Fondazioni di origine bancaria e Regione Emilia-Romagna per una più stretta collaborazione tra i due enti a favore del territorio. In mattinata Paolo Cavicchioli, presidente uscente dell'Associazione delle Fondazioni emiliano romagnole e il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, hanno firmato un Protocollo d’Intesa per favorire la progettazione degli interventi ad ampio impatto sociale, economico, ambientale, occupazionale e culturale nei territori di riferimento delle Fondazioni. Protocollo che, nell’immediato, si concretizza con lo svolgimento delle attività di ricerca, di studio e di collaborazione finalizzate ad individuare soluzioni progettuali e modelli organizzativi idonei ad assicurare un’azione più efficace e sussidiaria degli enti locali nella loro operatività, nonché una tempestiva ed efficace attuazione degli interventi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) negli ambiti territoriali regionali e locali.

 

 

Si è celebrato anche così, nel corso di un incontro organizzato a Bologna, il trentennale di attività sul territorio emiliano romagnolo dell'Assocaizone delle fondazioni bancarie regionale. E' stato infatti battezzato ‘30 anni - le Fondazioni di origine bancaria dell’Emilia-Romagna insieme tra storia e futuro’ l’evento organizzato dall’Associazione tra fondazioni di origine bancarie dell’Emilia Romagna che si è svolto oggi nell’aula absidale dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Protagonisti dell’evento, insieme ai rappresentanti delle 19 Fondazioni emiliano romagnole associate, il Rettore Unibo Giovanni Molari; il Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini; l’assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro e formazione dell’Emilia Romagna Vincenzo Colla; il Presidente Acri (Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio Spa) Francesco Profumo; Paolo Cavicchioli, Presidente della Fondazione di Modena e dell’Associazione tra Fondazioni di origine bancaria dell’Emilia Romagna dal 2018 al 2022 e Maurizio Gardini, Presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, che ha raccolto da Cavicchioli il testimone di Presidente dell’Associazione tra Fondazioni di origine bancaria dell’Emilia Romagna (per l’occasione è stato ufficializzato il passaggio delle consegne).

Nate a seguito della legge Amato del 1990 che ha portato alla privatizzazione delle Casse di Risparmio e delle Banche del Monte e, allo stesso tempo, ha sancito la separazione dell’attività creditizia da quella filantropica, le Fondazioni bancarie sono un soggetto non profit che gode, come sancito dalla riforma Ciampi del 1999, di piena autonomia in qualità di soggetto giuridicamente privato. Le loro attività sono da sempre caratterizzate da una grande attenzione ai territori di riferimento e alla soddisfazione dei propri stakeholder. Lo raccontano i numeri: negli anni dal 1993 al 2021 le 19 Fondazioni emiliano romagnole hanno erogato sul territorio risorse per oltre 3 miliardi e 315 milioni di euro. Nel 2021 le erogazioni delle fondazioni emiliano romagnole hanno superato i 115 milioni. L’evento è stato anche l’occasione per ricordare l’operato del Fondo di Solidarietà tra territori, esperienza pilota dell’Associazione regionale in collaborazione con Acri che, dal 2018 al 2021, ha raccolto contributi per oltre un milione e 600 mila euro e supportato 196 progetti. Duurante la mattinata sii è parlato anche del Fondo Terremoto Acri e della ricostruzione, nel decennale del sisma del 2012, un fondo realizzato dalle Fondazioni bancarie della Regione, anche questo in collaborazione con Acri, per uno stanziamento complessivo di 5 milioni e 700 mila euro per cofinanziare 14 interventi di ricostruzione nelle quattro province colpite dal terremoto: Modena, Reggio Emilia, Bologna e Ferrara.