Nel trigesimo della scomparsa dello studioso carpigiano che fu direttore del Museo Civico e di quello Diocesano

Carpi ha ricordato con una sessione di studio la figura e l'opera culturale di Alfonso Garuti

Con una "sessione di studio" a cui hanno preso parte studiosi, colleghi e amici di Alfonso Garuti, già direttore del Museo Civico e, successivamente, anche del Museo d'arte sacra della Diocesi di Carpi, la città ha inteso rendere onore alla figura di studioso e di profondo conoscitore della storia e dell'arte di Carpi e non solo, scomparso lo scorso 21 dicembre, in occasione del trigesimo della morte. Nella Sala delle vedute di Palazzo Pio sono stati tantissimi a prendere parte all'evento commemorativo che, nello stile dello scomparso, è stato anche approfondimento di temi che hanno riguardato sì la sua vita e la sua attività ma anche la storia, l'arte, la cultura della città che Alfonso Garuti ha profondamente amato e studiato per tutta una vita producendo una mole impressionante di libri sul questi temi.

Dopo i saluti del sindaco Alberto Bellelli e del vicario generale monsignor Ermenegildo Manicardi, "moderati" dall'Assessore all cultura del Comune di Carpi, Davide Dalle Ave, hanno preso la parola, per questa  giornata "Studia in Honorem - Alfonso Garuti", Paola Domenicali e Silvia Perucchetti (Biblioteca Multimediale “Arturo Loria”), Manuela Rossi (Direttrice dei Musei comunali) - che ha anche letto la comunicazione di Elena Svalduz (dell'Università degli Studi di Padova, la quale non ha potuto partecipare per motivi di salute), Tania Previdi (Musei comunali), Sandra Losi (direttore Ufficio diocesano Patrimonio Immobiliare), Andrea Beltrami (direttore del Museo Diocesano) e Anna Allesina (progettista del Museo Diocesano). Erano presenti la moglie, la nipote e i parenti dello scomparso Alfonso Garuti.

(Nelle foto: l'evento commemorativo a Palazzo Pio)