Al Gran Galà, celebrato nel commosso ricordo degli scomparsi volontari Isa Bertolini e Leo Barbieri

L'Amo del venticinquennale premia gli ''angeli'' della pandemia

Serata ricca di emozioni quella del diciottesimo Gran Galà Amo, quello (un anno dopo) del venticinquennale di fondazione dell'associazione che raccoglie i malati oncologici carpigiani e le loro famiglie. Emozioni nel ricordo di due volontari "di spessore" che non ci sono più, come l'estrosa ed attivissima Isa Bertolini, co-fondatrice di Amo e poi infermiera e caposala al Ramazzini e come Leo Barbieri che era riuscito a diventare indispensabile collaboratore di Amo. Ma anche per il ritrovarsi insieme, a tre anni dalla volta precedente, con tutta la Carpi che ha sempre sostenuto e continua a sostenere l'Associazione Malati Oncologici nel suo non facile percorso di sostegno e accompagnamento dei malati, dei loro famigliari e della struttura ospedaliera lungo la via della malattia.

Ed ecco allora che medici, infermieri, malati ed ex malati, volontari e esponenti della società civile si sono ritrovati attorno a un tavolo per l'occasione Amo dell'anno. E a questa realtà, molteplice e viva, dopo la pandemia e proprio per la pandemia, Amo ha voluto riconoscere i suoi "Amo d'oro": ai medici volontari che sono ritornati in servizio a supporto del centro vaccinale Covid (ritirato dal dottor Giorgio Verrini per tutti); al coordinamento del personale dell'emergenza pandemia (ritirato dal dottor Michele Pescetelli); agli operatori tutti dell'Ausl che hanno fronteggiato una situazione così delicata in questi due anni (ritirato da Silavana Borsari, direttrice santiaria dell'Asul di Modena); e al geometra Sergio Forghieri per l'assistenza prestata ad Amo. Amo, poi, ha voluto tributare un saluto particolare anche a Maria Grazia Lazzaretti e ad Angela Righi, che, raggiunto il traguardo pensionistico, hanno lasciato il servizio attivo al Day Hospital oncologico.

Non basta: l'associazione, a sorpresa della stessa interessata, ha assegnato un "cuore d'oro Amo" a Rita Amadei, infaticabile segretaria dell'associazione ed indispensabile supporto della presidente, Franca Pirolo e del direttivo rappresentato sul palco della serata da Carla Mari e Dania Barbieri. Infine l'assegnazione del premio "Donata Testi", destinato ad una personalità particolarmente distintasi, al dottor Luigi Cavanna, primario oncologico dell'ospedale di Piacenza e presidente del Cipomo (Collegio italiano dei primari oncologici medici ospedalieri), sin dal primo giorno in prima linea nella difficile battaglia contro il Covid, amichevolmente intervistato da Fabrizio Artioli, primario dell'oncologia carpigiana e presidente onorario di Amo.

(Nelle foto: alcuni momenti della serata Amo con le premiazioni)