I pareri fra gli stand delle aziende espositrici all'ultima Moda Makers

C'è attesa per un salto di qualità

La richiesta di attirare da nuovi mercati, mobilitando anche l'Ice. C'è chi vorrebbe raddoppiare le edizioni per avvicinare i dettaglianti. Raccolte referenze, il bilancio si farà sugli ordini.

Non ha deluso le aspettative Moda Makers. Aspettative che, dopo il successo delle precedenti edizioni (soprattutto l’ultima di maggio) erano decisamente alte. Come preannunciato, senza la concorrenza (peraltro molto debole ultimamente) di Modaprima, Moda Makers non ha avuto rivali. La sesta edizione, che si è svolta per la seconda volta nella sede del Carpi Fashion System Center in via dell’Agricoltura (nell’ex stabilimento di Sintesi Fashion Group) ha ricevuto unanimi consensi da espositori, imprenditori, compratori e visitatori in generale. Anche se ancora è presto per tirare le somme, perché la reale efficacia di una fiera si può testare con l’arrivo delle conferme d’ordine, la tre giorni della moda carpigiana si è chiusa con un bilancio positivo. Il dato ufficiale sulle presenze di Moda Makers – che si è svolta dal 6 al 9 novembre presentando le collezioni autunno-inverno 2019-20 di 64 imprese (tra cui 23 provenienti da fuori Regione) di confezione, maglieria, tagliato, camiceria e capospalla – parla di circa 1.110 visitatori. L’obiettivo di confermare i numeri dell’edizione di maggio annunciato dagli organizzatori è stato quindi raggiunto. Per la precisione i buyer sono stati il 70 per cento di tutti i visitatori mentre per il resto si è trattato di fornitori, giornalisti e fotografi. Gli operatori commerciali provenivano prevalentemente dall’estero: Giappone in testa, seguito da Spagna, Germania, Francia, Portogallo, Belgio, Olanda, Svizzera, Hong Kong, Usa, Polonia, Grecia e Israele. Grande soddisfazione da parte dei promotori – il consorzio Expo Modena che la organizza per conto di Carpi Fashion System, il progetto di valorizzazione delle aziende distretto moda promosso dalle associazioni imprenditoriali del territorio Cna, Lapam Confartigianato e Confindustria Emilia e dal Comune di Carpi con il determinante contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi – ma anche degli imprenditori che hanno per la sesta volta puntato su questo evento, mettendosi in gioco, facendo sistema tra loro e riuscendo così a promuovere il distretto carpigiano e renderlo appetibile per i buyer internazionali.

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