Nell'ambito della rassegna solierese in cui si ricordano 'I magnifici centenari'

Un tè letterario domenica a Soliera con José Saramago

Un tè letterario al Castello Campori di Soliera per raccontare José Saramago a cent'anni dalla nascita dello scrittore. Domenica 6 novembre, ore 17, nell’ambito della rassegna “1922, che anno! I magnifici centenari” il Castello Campori di Soliera aprirà le sue porte per ospitare un evento dedicato a José Saramago (nella foto), premio Nobel per la Letteratura nel 1998.

A parlare dello scrittore portoghese sarà Guido Conti, con l’accompagnamento musicale del chitarrista Luigi Catuogno. L’ingresso è libero. L’iniziativa è promossa dal Comune di Soliera, dalla Fondazione Campori, dall’Università della Libera Età Natalia Ginzburg sezione di Soliera e dalla Festa del Racconto, con il contributo di ReModena, aceto balsamico di Modena IGP.

Poeta, romanziere e giornalista, Saramago è stato l'unico autore di lingua portoghese ad avere ricevuto il Premio Nobel per la Letteratura. Nacque nel 1922 ad Azinhaga, primogenito di una povera famiglia contadina che tre anni dopo si trasferì a Lisbona: trascorse l'infanzia lavorando per mantenere la famiglia, dopo essere stato costretto ad abbandonare la scuola. Pubblicò il suo primo romanzo nel 1947, ma il successo arrivò molto più tardi, nel 1980, con "Una terra chiamata Alentejo”. Da quel momento in avanti ogni suo libro ha segnato tappe importanti per la letteratura portoghese ed europea, con capolavori assoluti come “Memoriale del convento” (1982), "L'anno della morte di Ricardo Reis" (1984), "Il Vangelo secondo Gesù Cristo" (1991) e "Cecità" (1995).