Ricordato in piazza Martiri l'eccidio del 16 agosto 1944

Ricordato stamane in piazza Martiri l'eccidio dei sedici civili trucidati il 16 agosto di 77 anni fa durante il periodo più cupo della guerra civile in alta Italia. Il sindaco di Carpi, Alberto Bellelli, quello di Novi, Enrico Diacci, e gli assessori degli altri Comuni dell'Unione Terre d'Argine e del Comune di Rio Saliceto, da dove provenivano diverse dei fucilati, in rappresentanza dei rispettivi primi cittadini, hanno presenziato assieme alle altre autorità civili, militari e religiose, alla deposizione di una corona d'alloro alla lapide che, sotto le mura del castello, ricorda quel tragico evento. 

Il 16 agosto 1944 le brigate fasciste rastrellano per rappresaglia un centinaio di persone a Carpi, Migliarina e Rio Saliceto, dopo l'uccisione del console della Milizia della RSI Filiberto Nannini ad opera dei partigiani mentre percorreva in bicicletta il tragitto fra Migliarina e Carpi. Sedici degli ostaggi, scelti casualmente, vennero portati all’imbrunire a Carpi e fucilati nella piazza allora intitolata a Vittorio Emanule e che da quell’episodio, dopo la guerra, fu intitolata ai Martiri.