L'indagine del Centro Studi Cna Federmoda ne svela le preoccupazioni

Gli effetti della pandemia sulle aziende della filiera

Calo di fatturato di almeno un terzo rispetto all’anno precedente, timore di chiudere e preoccupazione per il futuro. Sono questi i problemi principali che stanno affrontando le aziende di moda nel post pandemia secondo un’indagine promossa da Cna Federmoda attraverso il suo Centro Studi con la consulenza di Local Global. La ricerca sull’impatto del Covid-19 sul settore si è svolta tra fine maggio e i primi dieci giorni di giugno: le 500 realtà indagate sono concentrate prevalentemente tra Nord e Centro Italia, spaziano tra tessile, abbigliamento, pelle, cuoio e calzature e sono presenti sul mercato finale oppure operanti per conto terzi. Nel 37 per cento dei casi si tratta di ditte individuali, il 31 per cento sono società di capitali e per il resto società di persone. Più della metà ha tra zero e cinque dipendenti. Lo scenario delineato è critico. Il 3,3 per cento delle imprese della filiera già prevede di chiudere l’attività; un altro 10 per cento si dice estremamente preoccupato per le proprie sorti. Quasi tutte (l’86 per cento) prevedono un calo del fatturato che per diverse (il 50 per cento) sarà consistente e si attesterà tra il 33 e il 66 per cento. Un quinto delle imprese durante il lockdown ha bloccato la produzione per sei settimane con picchi di 9-10 settimane per un decimo delle aziende.

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