In crescita l'affluenza a Moda Makers, dopo una giornata inaugurale tranquilla

Affluenza in aumento per il secondo giorno della la 13esima edizione di Moda Makers che si sta svolgendo presso ModenaFiere, dopo un primo giorno decisamente tranquillo. La manifestazione, che ha da poco avuto il riconoscimento ufficiale di Fiera Internazionale, è stata inaugurata ieri e si concluderà domani e rappresenta per le aziende un’opportunità per presentare a buyers principalmente esteri il meglio delle proprie collezioni Primavera/Estate 2023. Delle 37 aziende presenti in fiera, 12 sono carpigiane: Angela F., Donne da sogno, Gisella M, Grandi Francesco Biancò, Idea Tessile, Io & Te Maglieria, Moda Milena, Paola Davoli, Settimocielo by Victoria C., Sorriso e Tabula Rasa. Tante hanno già incontrato i loro clienti abituali che hanno potuto toccare con mano i capi proposti, mentre diverse aziende hanno avuto la possibilità di entrare in contatto con clienti nuovi. Nel complesso l’esperienza è stata giudicata positivamente da parte degli imprenditori del distretto, anche se nessuno nasconde la difficoltà del contesto in cui si lavora, tanto che c’è chi, come Fabrizio Stermieri del maglificio Paola Davoli, non usa mezzi termini e definisce la situazione decisamente “drammatica”. E proprio per questo, come ha sottolineato lui stesso, il lavorare insieme, il presentarsi in sinergia è indubbiamente un valore aggiunto che non risolve i problemi sollevati da un scenario tanto complesso ma rappresenta un biglietto da visita importante in grado di conferire maggiore appeal al Made in Italy nei confronti dell’estero.

Fra le grosse mancanze evidenziate c’è quello dei clienti giapponesi e del Far East la cui assenza pesa su una manifestazione il cui successo era in larga parte data dalla loro presenza: problemi legati ai voli che, costringendoli a evitare l’Ucraina, li avrebbe portati a fare troppi scali intermedi e quindi la maggior parte di loro ha rinunciato. Manca poi tutto il segmento russo, mentre sono comunque presenti sia compratori italiani che stranieri provenienti dall’Europa, in modo particolare da Olanda, Spagna, Francia, Germania e Belgio, oltre che una corposa delegazione austriaca che ha fatto tappa alla fiera nel pomeriggio. Alla mancanza di alcuni segmenti significativi di clientela si deve aggiungere poi il rincaro dei costi che ha pesato sia per quanto riguarda la lavorazione dei capi sia per quanto riguarda la vendita al consumatore finale: inutile negare che, in momenti come questi di ristrettezze economiche, l’abbigliamento è una delle prime spese penalizzate. Ciò nonostante nella kermesse modenese si respirano: « … la voglia di fare e tanto entusiasmo, sentimenti che le imprese trasmettono nei loro campionari, alcuni veramente molto ampi – ha commentato la Textile & Trend Consultant Emanuela Contini –. La stagione estiva è stata interpretata da tutti in modo molto allegro e colorato. Tanti capi in fantasia e in colori accesi, sia stampati che jacquard. In alcune collezioni i toni più forti sono stati smorzati da capi in toni più neutri e da stampe bianco/nero. I materiali proposti spaziano dai tessuti freschi a navetta ai jersey perfetti per le t-shirt. In maglieria i capi sono traforati e leggeri come pizzi». Moda Makers offre la possibilità di rivedere clienti e agenti e di rinnovare relazioni di lavoro e di contatti. «È fondamentale lavorare con i clienti esteri, così come capire se la nostra collezione è giusta grazie ai feedback che arrivano direttamente dai buyers. In poche parole: a Moda Malers bisogna esserci» ha concluso Tamara Gualandi di Donne da sogno.