Tra i tanti prestigiosi marchi dell’abbigliamento presenti a Pitti Uomo 106 non poteva mancare Liu Jo Uomo, linea rientrata da pochi mesi sotto il diretto controllo della casa madre tramite l’ingresso al 51 per cento in una new company a cui sono state conferite le attività della campana Co.Ca.Ma, storico licenziatario della linea maschile del brand carpigiano.
“La collezione Liu Jo Uomo primavera/estate 2025 ha un percorso di continuità legato ad alcune classi merceologiche che ci contraddistinguono – rivela Marco Marchi, amministratore unico di Liu Jo, a PambiancoTV in occasione della presentazione della nuova collezione maschile a Firenze –. Liu Jo Uomo ha chiuso il 2023 con 60 milioni di fatturato, un valore significativo se si pensa che il brand Liu Jo è nato 30 anni fa ma per almeno 26 anni ha parlato solo al femminile. L’acquisizione da parte di Liu Jo Spa di Co.ca.ma. (il licenziatario campano della linea maschile, ndr) è un chiaro messaggio di fiducia verso un segmento che pensiamo possa aumentare in modo significativo. L’acquisizione porterà a una progettualità di ampliamento in termini di perimetro, di numero di wholesaler e, a partire dallo dello store di Milano in corso Vittorio Emanuele II, imprimerà un percorso di aperture retail che dovrà nei prossimi tre anni arrivare almeno a 70 punti vendita”, dice Marchi.
A proposito della nuova collezione presentata al Pitti, l’Amministratore unico della Holding Eccellenze Italiane spiega che “Liu Jo è per tutti un punto di riferimento nel bottom e lo è anche nell’uomo, c’è stato un focus estremamente attento nel denimwear senza dimenticare una gestione legata ad alcuni prodotti come le gabardine e i cotoni con effetto twist. Non va dimenticato, per un distretto come quello di Carpi, una forte presenza della maglieria, elemento fondamentale, strategico in un momento in cui le stagioni sono difficilmente leggibili – prosegue il presidente di Liu Jo –. La maglieria è chiaramente un prodotto cross, che aiuta e serve a dare un significato al brand stesso. Il total look è fedele all’uomo contemporaneo, con rapporto-qualità prezzo giusto, anonimo di grande attenzione al consumatore”.
Con una particolare attenzione verso l’e-commerce: “Il post-Covid ha determinato un cambio di modalità d’acquisto da parte degli utenti che ha nel servizio del prodotto a domicilio un elemento che tende ad aumentare in modo significativo – conclude Marchi –. Ancora più importante è l’omnicanalità, il negozio fisico che dialoga con l’e-commerce, è un binomio sinergico che sta segnando sviluppi ed elementi di studio interessanti”.