Twinset, Crea Sì, Pretty Mode e Prisma Tech in un incontro al Vallauri per il futuro del distretto moda

Ulteriore step nel percorso di collaborazione tra mondo della scuola e imprese del territorio per rilanciare il comparto tessile, dopo il corso di magliera che era stato attivato nel 2022 e i numerosi stage nelle aziende del distretto. Stamattina infatti Twinset, Crea-Sì, Pretty Mode e Prisma Tech sono stati ospiti a un incontro che si è tenuto al Vallauri e che è stato organizzato dall’istituto professionale carpigiano, da Carpi Fashion System e dalla fondazione Democenter. “L’incontro era rivolto agli studenti delle classi quinte del Vallauri ed è stato pensato per mostrare loro come funziona la modellazione 3d sui capi di abbigliamento – ha spiegato la docente Lara Pozzetti, che ha moderato la mattinata insieme alla collega Diana Dimiddio –, uno strumento importante perché utilizzato all’interno di varie aziende del comparto”. “Come scuola intendiamo dare slancio alle giovani generazioni – ha proseguito la professoressa –, ampliando le competenze da un punto di vista digitale”. Un passaggio inter-generazionale indispensabile per il futuro del distretto, come ha sottolineato nel corso della mattina anche il vicesindaco e assessore all’economia Stefania Gasparini. “La modellazione 3d offre molte opportunità per il mondo della moda – ha precisato Alberto Rossato della ditta Prisma Tech – e in questo ambito l’apporto delle scuole è fondamentale: la prima cosa che ci chiedono le aziende quando proponiamo di usare la modellazione 3d è se esistano figure formate per usare queste tecnologie”.

Collegati all’incontro da remoto c’erano anche gli studenti dell’Istituto San Giovanni Bosco e Aldrovandi-Rubbiani di Bologna e Berenini di Fidenza che hanno potuto ascoltare le testimonianze delle aziende carpigiane invitate all’incontro. “Nel nostro reparto modelli abbiamo 11 operatrici, di cui due giovani specificamente dedicate al 3d – ha raccontato Carlo Barbieri, responsabile Ufficio modelli di Twinset –. Bisogna ricordare che il 3d non esclude il 2d (ovvero la costruzione del carta modello), ma ne rappresenta un’appendice; è un software che dà alle aziende l’opportunità di evitare sprechi. Non sostituisce la prototipia reale, ma permette di visionare prima la bozza per sviscerare pregi e difetti del capo”. Poi, ha aggiunto rivolgendosi ai ragazzi: “Non limitatevi a sognare di diventare unicamente designer, il mercato della moda offre anche altre opportunità e richiede altre figure professionali oltre a validi modellisti”. “Le aziende hanno il dovere di accogliere i ragazzi – ha puntualizzato Gloria Trevisani, titolare di Crea-Sì, e che a breve accoglierà una studentessa per uno stage –. È importante che i ragazzi vengano formati al 3d e che facciamo esperienza in azienda per imparare la pratica del lavoro”. Mentre Stefano Forti di Pretty Mode ha concluso: “La tecnologia del 3d rappresenta un modo diverso di approcciarsi al lavoro, ma è un asset fondamentale del nostro settore e le nuove gerazioni hanno un vantaggio in questo senso, venendo dal digitale e avendo una maggiore facilità d’uso dei nuovi sistemi. Quella del 3d è una leva per il cambiamento ed è quindi un’opportunità da cogliere partendo dalla scuola”.