Grande costernazione e profondo dolore ha suscitato l'improvvisa scomparsa di Matteo Ferrari, amato musicista e docente dell’Orchestra Alberto Pio, insegnante di flauto che, insieme al chitarrista carpigiano Luca Verrini, fu tra i primi a far nascere la sezione a indirizzo musicale della Scuola Secondaria di primo grado “Alberto Pio” di Carpi nel lontano 1996. Originario e residente a Sassuolo, il cinquantunenne Matteo Ferrari è stato colpito improvvisamente da un aneurisma cerebrale, venerdì della scorsa settimana, che non gli ha lasciato scampo. Lascia la moglie ed il figlio di 8 anni.
Flautista di grande talento e di grande versatilità, oltre ad esibirsi su palcoscenici di tutta Italia e con artisti di alto livello, la vera passione di Matteo Ferrari era suonare con l’Orchestra Alberto Pio per la quale aveva dichiarato, nel corso di un’intervista: “ Per me è scoppiato un amore incondizionato per la città di Carpi, per quella scuola, per l’opportunità che offre ai ragazzi con una fascia d’età molto delicata dove ci sono cambiamenti personali e fisici”. Un amore incondizionato anche per i colleghi di lavoro, Mauro Bruschi, Nicola Russo, Simone Valla e per la madrina dell’Orchestra, Manuela Rossi, che insieme hanno creato, dal 2015, l’unicità di una “ Orchestra che vive, suona e respira insieme”
Da domani la salma sarà esposta alle camere ardenti dell’Ospedale di Baggiovara mentre, presso la chiesa di San Giorgio a Sassuolo, si terrà il Rosario alle ore 18,30; il mesto rito funebre invece si terrà giovedì alle ore 10,30.
(Nella foto: Matteo Ferrari durante una esibizione al flauto)