La pubblicità che fa viaggiare nel tempo

Antonella e Giuseppe Lancellotti, collezionisti di varie forme di comunicazione pubblicitaria dell'appena ieri

Prima di aprirti le porte della loro vasta raccolta di oggetti di modernariato, i coniugi carpigiani Antonella e Giuseppe Lancellotti, ti accolgono con un caffè nella loro veranda illuminata da una vecchia insegna dell’American-bar “Orient Express”. Poi ti fanno entrare in uno di quei lm che iniziano con il “C’era una volta...” e mentre scorrono le immagini di un libro che si apre, a ogni pagina gli occhi si riempiono di stupore per quello che si scopre perdendo la nozione del tempo e del luogo dove ci si trova. «Tutto è nato come un gioco – afferma Giuseppe Lancellotti –: abbiamo iniziato collezionando oggetti d’arte contadina, poi salvadanai, insegne luminose, orologi da bar, radio pubblicitarie, moto, specchi, giocattoli e tanto altro ma sempre solo per un piacere personale». Poi il gioco è diventato una passione ed infine uno stile di vita. Così ti fanno percorrere stanze illuminate da insegne pubblicitarie di altri tempi come quelle della bevanda “Limonina” o del gelato da passeggio “Canasta” o dell’estratto di brodo “Sapis” che danno luce a tanti pezzi rari come uno degli unici tre piatti esistenti della
“Società Parmigiana Prodotti Alimentari” per la pubblicità delle conserve. Oppure i termometri da parete “Amaro Felsinea Ramazzotti” o delle tettarelle “Hatu” o dei prodotti fotogra ci “Ferrania” e “Agfa” e le ambite insegne pubblicitarie di metallo del circuito definito automobilia come quella di “Auto Rapid Oil” o quella del rivenditore Maserati “Fabbrica Candele Accumulatori Spa di Modena”. Ed ecco gli specchi, la passione di Antonella: «Il mio preferito è quello del liquore Sassolino prodotto dalla Distilleria Roteglia di Sassuolo che ha commissionato lo specchio alla vetreria Marisaldi di Modena. Il tutto è realizzato e dipinto a mano, tutte queste stelle rappresentano come era considerato allora il Sassolino, un prodotto stellare perché deriva dall’anice stellato». Qui, ogni oggetto, oltre ad avere una propria storia, racconta la società del tempo cui appartiene, con le sue tecnologie, gli usi, i consumi, le mode e altro ancora, attraverso proprio ciò che pubblicizza. Ed è proprio il tempo di questi oggetti che diventa il leit-motiv di due delle quattro esposizioni pubbliche a Ravenna e a Vigevano realizzate da Giuseppe e Antonella. La prima, “A tempo di musica”, è una raccolta di radio dissimulate sotto le più disparate tipologie di prodotti, dal pacchetto di sigarette “Marlboro”, alla caramella “Polo”, dalle carte da gioco “Dal Negro” alle scatolette di tonno “Mareblu” alle lattine di “Coca Cola”,“Lipton”, “Nastro Azzurro”, “Del Monte”, per arrivare alla mitica e rara “Radio Champion” degli anni Settanta riprodotta a forma di candela per motori. Poi ci sono gli orologi da parete con le pubblicità di vari prodotti come “Carlo Stampa”, “Fernet Branca”, “Vov”, “Filo Tre Stelle”, “Segafredo” con i quali hanno realizzato la mostra “È tempo di orologi”.

 

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