Alberto Bellelli, il cittadino col Winchester e il futuro Ramazzini

«Abbiamo avversari politici, ma anche un nemico che annulla il noi, il senso della comunità, preferendo chiudersi in casa. Il nemico è la paura e ci stanno dicendo che dobbiamo avere paura. Forse non abbiamo fatto capire abbastanza che la paura si vince piuttosto sentendosi parte di qualche cosa». Per sottolineare questo passaggio del suo discorso tenuto ieri sera davanti agli attivisti della lista Carpi 2.0 organizzata da Rossano Bellelli (nella foto, alla destra del Sindaco, e con Marc'Aurelio Santi, vice segretario del Pd e Carlo Alberto Fontanesi, in lista) per sostenere la sua candidatura a sindaco, Alberto Bellelli ha scomodato una metafora molto cinematografica: la figura del cittadino che si dondola sulla poltrona di vimini davanti alla sua casa nel Tennessee, tenendo sulle ginocchia il proprio Winchester. A quell'immagine ha contrapposto la necessità di ricostruire a Carpi un "noi” capace di unire le competenze di tanti pezzi di città intorno a un patto del lavoro che riguardi temi cruciali come la formazione, ma anche sfide come l'invecchiamento della popolazione, da tradurre in uno stimolo a innovare, a trovare soluzioni originali da trasformare in occasioni di impresa e lavoro, fino a fare di Carpi – altra immagine cara al Sindaco uscente – una "Silicon Valley dell'invecchiamento”.

 

 

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