Chiesta una posizione unitaria da parte dei Comuni soci della multiutility

Sinistra per Carpi sul futuro di Aimag

"Deve innanzitutto finire al più presto la stucchevole telenovela in scena all’interno del Patto di sindacato di Aimag tra i Comuni partecipanti; alla lunga si fa concreto il sicuro danneggiamento dell’azienda e del suo prestigio. Prestigio guadagnato sul campo attraverso risultati ambientali ed economici di prim'ordine riconosciuti da tutti". Sulla vicenda societaria di Aimag e sullo scontro aperto fra i soci pubblici dell'ex patto di sindacato della multiutility della Bassa scende in campo anche Sinistra per Carpi, articolazione locale di Articolo Uno provinciale.

"Le alternative che trapelano dalle diverse sedute del patto di sindacato e attraverso dichiarazioni stampa dei cd contendenti - sostiene una nota congiunta di Carpi e di Modena -, ovvero da un lato la possibile quotazione in borsa di Aimag e dall’altro l’integrazione del ciclo produttivo dell’azienda in Hera, sono del tutto sbagliate e contraddittorie rispetto alle indicazioni su cui si era , a suo tempo, ridefinito il patto di sindacato e il consiglio di amministrazione. È sbagliata l’ipotizzata scelta della quotazione in borsa, in quanto snaturerebbe l’idea di un’azienda pubblica governata dagli enti locali proprietari come garanzia per la realizzazione di obiettivi definiti dai Comuni e la capacità di analisi e risposta sul territorio delle problematiche ambientali nonché dei servizi necessari a svolgere un ruolo nella sempre più urgente transizione ecologica. Aimag inoltre non ha nessun bisogno di reperire capitali sul mercato, sia perché l’azienda ha dimostrato ampia capacità di sostenere il proprio piano degli investimenti, sia perchè sono in arrivo ingenti risorse dal PNRR. Altrettanta sbagliata è l’idea di integrare il processo produttivo in Hera solo perché quest’ultima è presente nella proprietà. In questi anni Aimag ha sviluppato proprie peculiarità di cui la raccolta differenziata porta a porta e soprattutto lo smaltimento a freddo dell’indifferenziato con percentuali da record nazionali sono testimonianze concrete che tutti ci invidiano. Si sbandiera l’obiettivo della autonomia di Aimag, ma la domanda è quale autonomia è obiettivamente possibile quando il ciclo produttivo è controllato da una multinazionale per di più portatrice di esperienze del tutto differenti da quelle dell’azienda? E quale impoverimento della capacità gestionale e di lettura delle problematiche deriverebbe dalla scelta di integrarsi in Hera? All’indomani del referendum si individuò l’obiettivo della grande Aimag attraverso accordi con aziende aventi dimensioni e caratteristiche simili ad Aimag, nel corso delle stesse manifestazioni di interesse sono emerse possibilità di rinforzare l’azienda nelle prestazioni e nelle gare future, mantenendo l’integrità e la originalità del ciclo produttivo. Su queste basi “La Sinistra per Carpi”, “Articolo Uno-Area Nord” e “Articolo Uno-Federazione di Modena” si attiveranno con le altre forze politiche a partire da quelle di centrosinistra al governo dei comuni, per addivenire ad una posizione unitaria capace di dare certezza alla prospettiva di Aimag quale azienda territoriale di importanza primaria nella urgente svolta sul terreno della sostenibilità".