Lo spunto dal blog di Werther Cigarini. Un accordo di carriere tra l’ex Vicesindaco, Enrico Campedelli, Simone Tosi e Alberto Bellelli Stabilito forse tre anni fa, nel contesto di un Pd ancora dominato da Renzi. E crollato con effetti dirompenti soprattut

La caduta del patto a quattro

Non lo attestano verbali o carte, ma solo la successione degli eventi dal 2017 a oggi

“La trama è chiara. Non ho documenti, ma si può ipotizzare così...”. Con questo incipit Werther Cigarini ricostruisce nel proprio blog, almeno in parte, quello che potrebbe essere indicato come lo snodo dal quale tutto ha preso le mosse, il punto cruciale nel quale si sono intrecciati percorsi di vita e di carriera, prima che deflagrassero dando origine allo scenario sorprendente di questi ultimi mesi, portato alla luce dalle intercettazioni telefoniche dei Carabinieri di Alessandro Iacovelli. Inutile cercare i documenti che attestano quel punto di partenza, rappresentato da un accordo a quattro tra Simone Morelli, Enrico Campedelli, Alberto Bellelli e Simone Tosi. Non esistono carte protocollate o verbali di riunioni di un patto che potrebbe perfino essere germinato come conseguenza tacita e naturale di uno stato di cose. Lo si può solo desumere, pertanto, con il senno di poi, collegando fatti al momento apparsi come inspiegabili, unendo con un tratto di matita tanti puntini dai quali salta fuori il disegno complessivo. 

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