Una data della storia repubblicana assimilabile all’11 settembre nel suo valore di svolta epocale? Per Ezio Mauro (nella foto), ex direttore e oggi editorialista del quotidiano la Repubblica che, intervistato da Pier Luigi Senatore, ha aperto venerdì pomeriggio la quattordicesima Festa del racconto di Carpi, ce ne sono almeno due. La prima è il 25 aprile 1945, “...elemento fondativo – ha sottolineato – della catena che unisce istituzioni, costituzione e democrazia” ed effetto del riscatto dal fascismo sul quale è in corso un’opera di banalizzazione, con riduzione dell’antifascismo a poca cosa ed emergere di fenomeni preoccupanti. L’altra è quella del rapimento e poi dell’assassinio di Aldo Moro, che riassume sia la sfida del terrorismo alla democrazia che l’interruzione del disegno dello statista di portare a compimento la democrazia italiana, legittimando il Partito comunista a governare.