La politica agisca prima che il fenomeno vada fuori controllo. Servono risorse umane, dice l'Ordine

Aggressione al Pronto Soccorso: dura nota dell'Ordine provinciale dei Medici

Ferma presa di posizione dell'ordine provinciale dei Medici di Modena dopo l'aggressione ai sanitari registrata ieri notte al Pronto Soccorso del Ramazzini di Carpi. «I luoghi di cura dovrebbero essere spazi sacri e inviolabili - afferma il presidente dell’Ordine provinciale dei medici, chirurghi e odontoiatri di Modena Carlo Curatola (nella foto) -, invece stanno diventando sempre più spesso delle arene di combattimento: così non si può andare avanti, perché chi aggredisce un medico aggredisce sé stesso. A tutto il personale del Pronto soccorso e del 118 della nostra provincia giunga la nostra solidarietà e vicinanza».

«Questo episodio - afferma ancora Curatola - segue quello del 15 maggio scorso, di cui non si è avuta notizia, che ha visto coinvolta l’equipe di un’ambulanza del 118, pesantemente insultata dalla persona cui stava prestando soccorso – rivela Curatola – Purtroppo restano ancora inascoltati i nostri allarmi sulla grave carenza di risorse umane nella sanità, in particolare nei Pronto soccorso degli ospedali. Il fenomeno non riguarda solo il nostro territorio, ma l’intero Paese. I nostri colleghi medici – continua il presidente dell’Ordine – lavorano costantemente sottopagati e stressati, se non addirittura spaventati e sfiduciati. Per questo molti di loro inviano pressanti richieste di trasferimento in altri reparti e, se non vengono accolte, preferiscono presentare le dimissioni o andare in pensione il prima possibile. La sanità modenese e italiana non possono permettersi questa emorragia di professionalità, competenza ed esperienza. Chiediamo alle istituzioni e alla politica – conclude il presidente dell’Ordine provinciale dei medici, chirurghi e odontoiatri di Modena - di occuparsi subito di questo problema, prima che diventi ingestibile e finisca fuori controllo».