Appuntamenti in programma a Carpi e negli altri Distretti sanitari della provincia

Al via il mese del Caregiver familiare

Con un evento per ogni Distretto sanitario prende il via in questi giorni il mese del Caregiver familiare, dedicato a chi presta assistenza, in maniera volontaria e gratuita, a un caro disabile o comunque non autosufficiente. L’Ausl di Modena, in collaborazione con gli enti locali, ha organizzato una serie di iniziative per sensibilizzare sul tema e approfondire un ruolo delicato che necessità del supporto di tutta la comunità, con servizi dedicati e iniziative per fare rete. A Carpi, continuano gli incontri online dedicati ai ‘nuovi percorsi di cura’. Il prossimo appuntamento – dal titolo ‘Il Decadimento cognitivo: conoscere, prevenire, sostenere’ - è in programma venerdì 27 maggio dalle 15 alle 17. Per iscriversi all’evento si può telefonare allo 059645421 oppure scrivere alla mail info@anzianienonsolo.it o al contatto WhatsApp 3939096596.

“Il mese del caregiver è un’occasione per riconoscere e valorizzare la figura del caregiver: una componente fondamentale della cura della persona, una risorsa preziosa del sistema della rete dei servizi socio-sanitari, ma anche una persona con bisogni che richiedono ascolto, tutela, formazione, sostegno e supporto – spiega Federica Rolli, Direttrice delle Attività socio-sanitarie dell’Ausl -. Le iniziative sono nate nel Tavolo Provinciale Caregiver, coordinato dalla nostra Azienda, composto da referenti dei servizi sanitari, degli enti locali e del terzo settore, che stanno lavorando insieme in modo coordinato sul tema". 

“Il mese del caregiver è fondamentale per ricordare l'importanza di questa figura all'interno dei servizi – dichiara a sua volta Andrea Fabbo, Direttore del Centro Disturbi Cognitivi e Demenze dell’Ausl -. Il familiare può aiutarci a gestire meglio le problematiche di malattie lunghe e complesse, come ad esempio è la demenza, ma ha bisogno anche di competenze e sostegno. Per questo i professionisti del sistema sanitario devono lavorare insieme a loro. Fare il caregiver é, inoltre, un impegno oneroso e stressante e per farlo bene deve essere messo nelle condizioni di essere supportato e sollevato attraverso ascolto, formazione e sostegno anche economico. Il progetto caregiver della Regione Emilia-Romagna e, quindi, anche quello della nostra azienda va in questa direzione”.