'Scriverò al Governo per maggiori fondi' ha ribadito il sindaco di Modena Muzzarelli, presidente della Conferenza territoriale sociale e sanitaria

Approvati i bilanci preventivi delle aziende sanitarie modenesi che chiuderanno il 2023 in negativo

La Conferenza territoriale sociale e sanitaria ha approvato i bilanci preventivi 2023 delle aziende sanitarie modenesi (Ausl e Azienda Ospedaliero Universitaria). "Ad oggi - riporta una nota finale della Conferenza - i dati dei due bilanci di previsione, su cui pesano i minori introiti da finanziamenti pubblici a fronte di un incremento dei costi, restituiscono un saldo negativo, che però, come ribadito più volte dalla Regione Emilia-Romagna, sarà contenuto grazie a risorse non ancora assegnate ma già nella disponibilità della Regione. Parallelamente prosegue la contrattazione Stato-Regioni per aumentare la percentuale del PIL da destinare alla sanità pubblica". Nell'introdurre la discussione sui documenti previsionali, il presidente della Conferenza, Gian Carlo Muzzarelli Sindaco di Modena, ha anticipato la volontà di scrivere “nuovamente al Governo affinché venga assegnato, all’interno dello spazio di manovra rispetto alla legge di bilancio, il giusto riconoscimento a un sistema sanitario pubblico integrato di qualità come il nostro”.

A sua volta, la direttrice generale dell’Ausl, Anna Maria Petrini ha sottolineato che “nonostante le difficoltà del sistema sanitario dopo la pandemia, il caro energia e l'incremento del tasso inflattivo, le aziende sanitarie provinciali stanno continuando a lavorare insieme con l’obiettivo di dare una risposta e recuperare quanto perso negli anni del Covid, attraverso la condivisione di reti cliniche interaziendali, la disponibilità a un uso integrato delle piattaforme chirurgiche e la costante modulazione dell'offerta specialistica, oltre alle progettualità sullo sviluppo dell’assistenza territoriale”. “Le difficoltà sono evidenti, non solo in questa Regione. Se non si interviene a monte ci troveremo in questa situazione anche negli anni a venire – è l’intervento del direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena Claudio Vagnini –. Se la tendenza è superare il sistema pubblico e universalistico bisogna mettere in conto che nei Paesi in cui è presente un sistema assicurativo i costi sono molto più elevati”.

Per quanto riguarda il bilancio preventivo dell’Ausl, il disavanzo stimato sarà di 98 milioni. In incremento i ricavi diretti (+4 milioni e 400mila euro sul 2022), in ragione di un miglioramento della mobilità attiva e dei maggiori introiti per ticket a seguito della ripresa delle attività sanitarie e delle azioni messe in atto per il raggiungimento degli obiettivi dell’abbattimento dei tempi di attesa per attività di specialistica ambulatoriale. Relativamente ai costi, il bilancio economico preventivo registra un incremento di circa 6,3 milioni di euro. Rispetto al personale, si mantiene un impegno dell’Azienda per il reclutamento di personale medico nelle aree più critiche – in particolare Pronto soccorso e Ginecologia – e sul comparto per la gestione del turnover che è stata mantenuta entro i livelli del 2022. Confermato anche nell’esercizio 2023 l’impatto estremamente rilevante dei costi per i servizi di energia (13.445.000 euro); tale voce di costo, pur in calo rispetto al 2022 (-3.855.000 di euro) segna comunque un incremento di oltre il 130%, rispetto all’esercizio 2021, così come l’inflazione continua ad impattare sui costi di gestione. Anche il bilancio di previsione 2023 dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena evidenzia con chiarezza la criticità dell’attuale situazione, nella quale ad oggi manca ancora l’intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni sul riparto delle risorse complessive del FSN.