Aumenta anche il numero dei vaccinandi ed è sempre più richiesto l'aiuto dei volontari

I contagi aumentano e l'Ausl riorganizza i punti vaccinali

Ha superato quota 100 contagi ogni 100 mila abitanti la quarta ondata Covid a Modena e provincia (l'utlimo dato è di 109 positivi ogni 100 mila abitanti) e l'Ausl si appresta a rivedere l'organizzazione dei propri centri vaccinali per far fronte alla somministrazione delle terze dosi buster a tutti gli aventi diritto che da qui a gennaio sono più di 293 mila, anche a seguito dell'anticipo da sei a cinque mesi disposto per il richiamo con la terza dose. "Riapriremo il centro vaccinale di San Felice - ha detto oggi il direttore generale dell'Ausl, Antonio Brambilla nel consueto appuntamento bisettimanale con la stampa - e chiederemo uno sforzo anche ai volontari per l'assistenza della gente al Punti vaccinali: attualmente inoculiano dalle 3 alle 4 mila dosi di vaccino al giorno ma dovremo arrivare a 5 mila e più per far fronte alle scadenze".

Proprio oggi l'Ausl ha diffuso una nota con la quale si chiede la collaborazione dei volontari per un ulteriore sforzo organizzativo: "Lanciamo un invito, un appello a tutti i cittadini: aiutateci nella campagna vaccinale”. A pochi giorni dall’entrata in vigore delle norme previste dal nuovo DPCM, che richiederanno uno sforzo aggiuntivo per la vaccinazione di una fascia sempre più ampia di cittadini modenesi, Silvana Borsari e Antonio Brambilla, rispettivamente direttrice sanitaria e direttore generale Ausl, si rivolgono dunque alla popolazione modenese chiedendo di donare un po’ del proprio tempo alle attività che si svolgono ai Punti vaccinali. "Non sono richieste competenze specifiche - dice l'Ausl -: è sufficiente essere maggiorenni e avere adempiuto all’obbligo scolastico per partecipare; la candidatura è inoltre rivolta a sanitari ed ex sanitari che invece potranno essere impiegati in ruoli connessi alla propria professionalità. Si tratta di collaborare alla fase di accoglienza (rilevando la temperatura corporea all’ingresso, verificando il rispetto delle misure di prevenzione, fornendo indicazioni su dove andare e a chi rivolgersi), compilazione moduli (si accertano che le persone abbiano portato e compilato i documenti per la vaccinazione), attesa post vaccinale (controllo del tempo di permanenza) I sanitari iscritti ad un ordine professionale (infermieri, medici, ostetriche, assistenti sanitari, anche in pensione) possono vaccinare o partecipare alle procedure sanitarie all’interno del punto vaccinale, mentre persone che lavorano o hanno già lavorato in ruoli amministrativi presso un’azienda sanitaria possono occuparsi delle procedure amministrative all’interno del punto vaccinale".

Attualmente si registra un aumento dei contagi nella fascia d'età dai 6 agli 11 anni: si tratta di bambini naturalmente non vaccinati per i quali è ormai prevista la possibilità di vaccinazione. "Verrà usato un terzo di dose del vaccino Pfizer - anticipa l'immunologo Andrea Cossarizza - perchè è provato che la risposta immunitaria nei bambini è molto più forte che non negli adulti". Cossarizza spezza decisamente una lancia anche nei confronti del cosiddetto super green pass: "l'obbiettivo primario resta quello di proteggere la popolazione - ha detto l'immunologo - cosa che con il vaccino è stato dimostrato possibile. Le nuove norme più restrittivve tutelano soprattutto chi vaccinato non è consentendo il massimo di apertura delle attività produttive con il massimo di tutela della popolazione". E i no-vax? "Ogni giorno - assicura il direttore Brambilla - registriamo circa duecento prime vaccinazioni", insomma lentamente, molto lentamente, anche i più restii a vaccinarsi, lo fanno.