L'associazione degli ambulatori privati modenesi ribadisce di operare nel rispetto delle norme anti Covid

I medici privati sono vaccinati: parola di Anisap

"Ci sono medici non vaccinati nella sanità privata modenese? Non credo che le affermazioni del direttore generale dell'Ausl, Antonio Brambilla, corrispondano alla realtà dei fatti dei venti poliambulatori privati aderenti ad Anisap", Massimo Carpigiani, presidente di Anisap, l'associazione delle strutture sanitarie private aderente a Confcommercio, risponde così ai dati resi pubblici dall'Ausl sul numero degli operatori sanitari (non solo medici, ma anche farmacisti, infermieri e operatori socio-sanitari) non si sono ancora sottoposti alla vaccinazione contro il Covid. "I nostri pazienti - afferma Carpigiani in una nota diffusa da Confcommercio - non hanno nulla di che preoccuparsi: le nostre strutture adottano procedure a garanzia della salute degli assistiti e le liste d'attesa (che si sono allungate durante il Covid, ndr) potrebbero essere minori se l'Ausl avesse accolto la nostra proposta messa sul tavolo negli scorsi mesi".

“Le nostre strutture - aggiunge Carpigiani - svolgono costantemente attività di controllo nei confronti dei loro specialisti e continuano a mantenere attivo il percorso di accesso attraverso il triage: i pazienti assistiti dalle 20 strutture ANISAP presenti in Provincia non hanno particolari motivi di preoccupazione, poiché sono tutelati dalle procedure poste in atto per la lotta al Covid-19. Non è certo il mondo dei poliambulatori privati di ANISAP l'ambito nel quale il numero dei medici non vaccinati sarebbe maggiore che nel pubblico, come ha affermato il dg dell'Ausl Brambilla. Relativamente invece alle preoccupazioni espresse dalla dottoressa Pederzini circa la difficoltà dei pazienti nel trovare risposta in tempi brevi alle richieste di visite ed esami specialistici - puntualizza Carpigiani - mi rammarico del fatto che si sia persa l'occasione per fare menzione del nostro operato durante la pandemia, che ha permesso, in stretta collaborazione con l'Ausl di Modena, di tagliare le liste d'attesa prodottesi: senza le prestazioni erogate quotidianamente dai nostri poliambulatori ANISAP operanti in tutta la Provincia, la situazione sarebbe drammatica".

"Già dal 2020 - afferma il Presidente di Anisap - i nostri specialisti si sono messi a disposizione degli obiettivi regionali di salute, aumentando il loro orario d’attività ed erogando prestazioni specialistiche anche il sabato e la domenica, sempre con l’obiettivo di ridurre i tempi di attesa delle prestazioni ambulatoriali”. “Tengo inoltre a rendere noto - conclude Carpigiani - che nell'ottica di ridurre le liste d’attesa, già in primavera avevamo presentato all'Ausl di Modena una proposta per incrementare i servizi resi, ad oggi, solo parzialmente accolta: questo uno dei motivi dei ritardi nella gestione dei tempi d’attesa per le visite non urgenti, ovvero fisiatriche, urologiche, chirurgia vascolare, ortopediche ed altre ancora. I tempi d'attesa potrebbero essere sicuramente ridotti anche grazie a un maggior ricorso ai poliambulatori Anisap e colgo l'occasione per confermare la nostra completa disponibilità a collaborare con la Direzione Ausl di Modena per dare ai modenesi un'assistenza sanitaria sempre più efficiente".