Per uno studio del dottor Paolo Magistri sul ruolo della chirurgia epatica robotizzata

La Corea premia la chirurgia dei trapianti del Policlinico

La Chirurgia dei Trapianti di Modena vola in Corea e riceve il premio “miglior poster” per il lavoro scientifico presentato dal dottor Paolo Magistri, assegnista di ricerca all’Università di Modena e Reggio Emilia, sul ruolo della chirurgia epatica robotica nei pazienti in attesa di trapianto di fegato per epatocarcinoma. Si tratta di un nuovo riconoscimento internazionale per la Chirurgia oncologica, epatobiliopancreatica e Trapianti di fegato dell’Azienda Ospedaliero - Universitaria di Modena diretta dal professor Fabrizio Di Benedetto di UniMoRe. Il riconoscimento è stato consegnato nell’ambito del Congresso Internazionale della “International Society of Liver Surgeons” tenutosi dal 25 al 27 settembre a Busan in Corea del Sud.

Dall’apertura del programma di chirurgia robotica epatobiliare e pancreatica avvenuta nel 2014, sono ben 338 gli interventi eseguiti con l’utilizzo del robot presso l’AOU di Modena, di questi 221 di chirurgia epatica, 108 dei quali per epatocarcinoma. Il programma è sostenuto da un finanziamento dalla Regione Emilia-Romagna volto proprio a determinare l’efficacia di questa strategia curativa. “I pazienti con diagnosi di epatocarcinoma possono accedere al trapianto di fegato – ha spiegato il professor Di Benedetto –, tuttavia la lunga lista d’attesa espone i pazienti al rischio di uscire dai criteri di trapiantabilità. L’intervento con approccio robotico permette a questi pazienti di ricevere un trattamento curativo radicale in attesa del trapianto, che grazie alla delicatezza e precisione della tecnica è possibile eseguire anche quando si trovano a soffrire di un iniziale scompenso epatico”. “I riconoscimenti internazionali portano lustro al nostro Ateneo - commenta a sua volta il professor Carlo Adolfo Porro, Rettore dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia –, e certificano insieme alle numerose pubblicazioni scientifiche la solidità dei progetti di innovazione e avanzamento delle cure. L’internazionalizzazione è al centro dei progetti dell’Università per garantire alle future generazioni di medici e professionisti della salute una formazione di alto profilo”.

(Nella foto: da sinistra, il dottor Paolo Magistri, il professor Ki-Hun Kim segretario generale del comitato organizzatore e responsabile della Chirurgia Epatobiliare e Trapianto di Fegato presso “Asan Medical Center” di Seoul, ed il profesor Fabrizio Di Benedetto accanto al poster premiato)