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La nutrizione del paziente oncologico: a Modena un convegno di studi

La Oncologia del Policlinico, diretta dal professor Massimo Dominici, e la Struttura Semplice di Dipartimentale di Malattie del Metabolismo e Nutrizione Clinica del Policlinico, di cui è responsabile la dottoressa Renata Menozzi organizzano, venerdì 26 novembre, un convegno di studi su “Nutrizione in Oncologia” che si svolgerà presso la sala eventi Tecnopolo del Campus di Ingegneria Enzo Ferrari (Via Vivarelli 2 Modena). Scopo dell’incontro è affrontare le problematiche nutrizionali legate alle patologie oncologiche. “ La malnutrizione calorico-proteica (MCP) è un riscontro molto frequente già al momento della diagnosi nei pazienti affetti da patologia neoplastica – spiega Massimo Dominici -. Frequenza e gravità della perdita di peso variano a seconda della sede della neoplasia. Il 70% circa dei pazienti con neoplasia del tratto gastrointestinale superiore (esofago e stomaco) ed il 60% di quelli con neoplasia polmonare e del fegato presentano perdita di peso già al momento della diagnosi. Inoltre, perdita di peso si verifica nel 70-80% delle neoplasie pancreatiche, nel 57% dei tumori del distretto testa-collo, nel 34% delle neoplasie del colon-retto e nel 31% dei casi di linfoma non-Hodgkin”.

La malnutrizione in oncologia dipende in prima istanza dalla malattia ed in seguito anche dai trattamenti a cui i pazienti vengono sottoposti: infatti la compromissione dello stato nutrizionale non può che accentuarsi durante le terapie oncologiche per via dei vari effetti collaterali indotti. “In letteratura è stato ampiamente dimostrato che l'insorgenza della malnutrizione calorio.proteica contestuale alla diagnosi oncologica – aggiunge la dottoressa Renata Menozzi - si configura come un fattore prognostico negativo poiché è in grado di incrementare l'insorgenza di complicanze e di ridurre significativamente la tolleranza al trattamento oncologico programmato, la sopravvivenza e la qualità di vita. Tra i pazienti neoplastici che perdono peso corporeo, il 20-30% muore per le conseguenze dirette ed indirette della malnutrizione. È pertanto opportuno prendere in considerazione nell’iter terapeutico di questi pazienti anche un supporto nutrizionale più proattivo e/o intensivo”.