Una telefonata a domicilio e poi segue il sollecito scritto

L'Ausl affida a una società esterna l'incasso del ticket sanitario non pagato

Chi si è "scordato" di pagare il ticket sanitario per una visita o una prestazione (che è dovuto anche nel caso in cui il paziente non si sia presentato all'appuntamento e non abbia disdetto il medesimo per tempo) potrebbe ricevere una telefonata di sollecito a domicilio dalla Mediacmom srl, società di riscossione esterna incaricata dall'Ausl di recuperare quanto dovuto dai pazienti disattenti. Lo annuncia l'Ausl avvertendo che non si tratta di una "truffa telefonica" ma di una nuova procedura di riscossione di quanto dovuto al servizio sanitario per questo tipo di ticket,

"Il primo contatto con il cittadino - avverte una nota dell'Ausl - avviene telefonicamente tramite messaggi registrati, oppure, in caso di mancata risposta o in assenza di recapiti telefonici, o ancora, qualora l'utente lo richieda, attraverso lettere cartacee. I dati personali che l'interessato deve inserire per ascoltare la comunicazione tutelano la sua privacy rispetto alla possibilità che altri ricevano erroneamente le informazioni contenute nello stesso messaggio. A coloro che acconsentono al ricevimento della lettera tramite link o via cartacea sarà trasmesso il testo completo di tutti i riferimenti per il pagamento, compreso il modulo di PAgo PA, e i recapiti per inviare eventuali comunicazioni/contestazioni scritte, oltre al numero telefonico di riferimento, l’indirizzo di posta elettronica e un numero di WhatsApp dedicato al servizio".

"Si tratta di un servizio esterno - puntualizza l'Ausl - che ha l’obiettivo di supportare l’Azienda nel recupero dei ticket non pagati e nell’applicazione delle sanzioni per la mancata disdetta degli appuntamenti. La ditta scelta (Mediacom Srl) recentemente è stata incaricata della gestione operativa di tutte le attività necessarie alla richiesta di pagamento e dei rapporti con i cittadini per chiarimenti/contestazioni e verifiche. Il numero visualizzato dall’utente sul proprio telefono ha lo 081 come prime tre cifre. Non si tratta dunque di messaggi-truffa ma del soggetto incaricato di questa incombenza per conto dell'Ausl".