L'Ausl potenzia i posti letto tramite Cra, Osco e strutture private accreditate

La percentuale di occupazione dei posti letto negli ospedali Ausl è di circa il 90 per cento

Tramite una nota stampa, l'Ausl informa di aver dato pronta risposta all’aumento della pressione sugli ospedali della provincia, a causa della crescita dei ricoveri, sia di persone positive al Covid sia per i primi casi di influenza con quadri di media gravità, che si vanno ad aggiungere a tutte le altre casistiche trattate negli ospedali.

"Per aumentare il turnover dei posti letto ospedalieri, per i pazienti in fase di dimissione ma che necessitano ancora di assistenza, la task force interaziendale composta da Azienda USL di Modena, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena e Ospedale di Sassuolo SpA ha potenziato la rete di accoglienza sul territorio, mettendo a disposizione un numero maggiore di posti letto nelle strutture intermedie come Case Residenza Anziani (CRA), Ospedali di Comunità (Osco) e nelle strutture del privato accreditato, per un utilizzo ottimale delle risorse – scrive l'Ausl –. Ad oggi la percentuale di occupazione dei posti letto negli ospedali Ausl è di circa il 90 per cento: grazie al lavoro di squadra svolto da tutti i soggetti coinvolti, specialisti ospedalieri, bed manager, Puass (Punto Unico di Accesso Socio Sanitario) e figure dell’assistenza territoriale, i pazienti che hanno superato la fase acuta della malattia, e che possono essere dimessi ma necessitano ancora di assistenza prevalentemente di tipo infermieristico, vengono accolti nei posti letto sul territorio, consentendo così il necessario ricambio negli ospedali. Ciò permette di fare fronte ai picchi di carico sulle strutture ospedaliere, cercando di mantenere intatti i livelli di offerta soprattutto per quanto riguarda l’attività chirurgica programmata, insieme a urgenze e chirurgia oncologica sempre garantite".

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Parallelamente, fa sapere l'Ausl, prosegue e si rafforza l’impegno, congiunto con i medici di medicina generale, nelle campagne vaccinali contro influenza e Covid, e la collaborazione con le Farmacie del territorio, per mettere in sicurezza soprattutto le persone più fragili: grazie allo strumento della vaccinazione è possibile evitare che il numero di ricoveri cresca ulteriormente, contenendo così la pressione sugli ospedali.

“Invitiamo tutti i cittadini che ancora non hanno eseguito la vaccinazione anti-Covid o antinfluenzale – sottolinea Romana Bacchi, Direttrice sanitaria dell’Azienda USL di Modena – a rivolgersi al proprio Medico di Medicina Generale per effettuarle. Si tratta di una straordinaria possibilità di protezione contro le forme gravi di Covid19 e influenza. Stiamo assistendo a un preoccupante aumento di ricoveri per queste due infezioni: la vaccinazione, soprattutto delle persone che rientrano nelle categorie per le quali la dose è raccomandata, consente di ridurre il rischio di ospedalizzazione e i decessi che, lo ricordiamo, possono purtroppo avvenire sia a causa delle complicanze del Covid19 che dell’influenza. Meno pressione sugli ospedali significa anche più possibilità di mantenere livelli di attività chirurgiche e assistenziali elevati, un’equazione a beneficio di tutti”.

“Anche in età pediatrica il vaccino antinfluenzale è indicato dall’età di 6 mesi di età per tutti i soggetti affetti da patologie che aumentino il rischio di complicanze da influenza – chiarisce Andrea Spattini, direttore della Pediatria di Comunità dell’Ausl –. Sono circa 3.300 i bambini eleggibili, quasi tutti già vaccinati perché convocati presso gli ambulatori della Pediatria di Comunità direttamente dall’Ausl, a partire dall’indicazione dei Pediatri di Libera scelta. Numerosi anche i bambini sani ma che vengono invitati attivamente in quanto sono contatti intrafamiliari di persone a rischio (es. mamma o papà o nonna o fratellino che fanno chemioterapia, radioterapia, sono trapiantati ecc). Desidero quindi fare un appello: vacciniamo anche i piccoli, fragili o contatti di persone fragili: così questi nuclei familiari saranno più protetti”.