La fontana del Teatro di tingerà di viola mentre l'Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena annuncia di aver assistito 1.200 pazienti

Le iniziative (anche carpigiane) per la Giornata mondiale delle malattie infiammatorie croniche intestinali

Ricorre venerdì 19 maggio la Giornata Mondiale delle malattie infiammatorie croniche intestinali, malattie che, come il Morbo di Crohn e la rettocolite ulcerosa colpiscono soprattutto le persone tra i 20 e i 40 anni senza tuttavia lasciare indenne anche la fascia pediatrica. Lo scorso anno sono stati più di 1.200 i residenti in provincia di Modena che sono diventati pazienti del Centro delle Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali della Gastroenterologia del Policlinico di Modena, hub provinciale di riferimento.

Anche quest’anno il Comune di Carpi aderisce alla Giornata, illuminando venerdì sera di viola la fontana del “Giardino del Teatro”, dietro il Municipio. La campagna di sensibilizzazione è lanciata dall'associazione “M.I.Cro. Italia ODV”, con l’obiettivo di far conoscere ai cittadini la malattia di Crohn e la colite ulcerosa. “Rendere visibile l’invisibile”, come recita lo slogan dell’iniziativa promossa come segno di solidarietà per i pazienti colpiti da queste patologie. Commenta Tamara Calzolari, Assessore comunale a Sanità e Sociale: «Con questo gesto vogliamo essere vicini ai pazienti e alle loro famiglie: un piccolo gesto che vuole però sostenere la loro battaglia di tutti i giorni».

 

A sua volta la dottoressa Angela Bertani, responsabile del Centro Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali della Gastroenterologia del Policlinico, diretta dal professor Antonio Colecchia , assieme al proprio team segue da vicino questi pazienti e ha notato, successivamente all’avvento della pandemia Covid-19, un aumento delle richieste di aiuto. "Negli ultimi anni - conferma Angela Bertani - sembrano incrementate le forme più acute e severe della malattia. Oggi prestiamo maggiore attenzione a dei segni e sintomi anche sfumati che in passato venivano maggiormente tralasciati, insieme ai fattori ambientali scatenanti come dieta, stress fisico ed emotivo, l'ipermedicalizzazione e l'utilizzo degli integratori. La malattia di Crohn e la rettocolite ulcerosa sono delle vere disabilità nascoste: si caratterizzano per diarrea, dolore addominale, dimagrimento, perdita di sangue e di muco nelle feci. Anche da un punto di vista sociale il paziente è molto limitato, anche nel suo quotidiano per svolgere le cose più banali. Esistono tantissime terapie a seconda della situazione e della gravità: possono essere mediche ma nei casi più complessi anche la chirurgia può essere un'opzione. Un'altra fascia colpita è quella degli Over 60, in cui si presentano forme solitamente meno invalidanti".

(Nella foto: il team del Policlinico che segue le malattie infiammatorie croniche intestinali con la dottoressa Bertani (maglia viola) e il professor Colecchia)