L'ha effettuato l'équipe di Gastroenterologia ed Endoscopia diretta da Mauro Manno del Ramazzini

Occhiali intelligenti: primi in Italia ad utilizzarli per un piccolo intervento chirurgico a domicilio da remoto

Grazie ad un paio di "occhiali intelligenti", una microcamera dotata di una sofisticatissima tecnologia computerizzata, ma anche grazie alla stretta collaborazione tra gli specialisti ospedalieri e il personale paramedico dell'Assistenza territoriale dell'Ausl, a Carpi è stato effettuato a domicilio e non in ospedale - per la prima volta in Italia - la sostituzione di un sondino per l'alimentazione di una paziente di 78 anni affetta da Sla evitandone il ricovero ospedaliero. La tecnologia del futuro è dunque entrata a pieno titolo nel reparto di Endoscopia Digestiva dell'Ausl, diretta dal dottor Mauro Manno del Ramazzini e fa ben sperare per un futuro sanitario sempre più tecnologico e sempre più vicino ai pazienti, specialmente quelli assistiti a casa dai propri familiari e che hanno gravissime difficoltà a muoversi.

L'intervento, tecnicamente la sostituzione di una gastrostomia endoscopica percutanea, è stato effettuato a domicilio della 78enne da Marina Martini, infermiera specialista dell'Endoscopia del Ramazzini e da Stefano Gennari, infermiere della Domiciliare di Mirandola, utilizzando specialissimi "smart glasses" collegati in diretta con il computer e con il video da cui ha assistito e guidato all'intervento il dottor Manno da remoto. "La sostituzione del sondino - ha spiegato Manno illustrando la nuova tecnologia utilizzata - di solito avviene in ospedale per i rischi che potrebbe comportare. Grazie agli "smart glasses" abbiamo potuto operare in un quadro di estrema sicurezza: le mani degli infermieri, appositamente formati, hanno sostituito quelle dello specialista che tuttavia era virtualmente sempre presene. Tutto è andato bene grazie alla collaborazione strettissima tra le diverse figure professionali e così si sono evitati i rischi di una complessa ospedalizzazione per una paziente immobilizzata a letto e affetta da gravi patologie invalidanti".

 

L'intervento, il primo avvenuto in Italia con questa modalità, è stato salutato dalla direttrice generale dell'Ausl, Anna Maria Petrini e dall'assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini il quale ha a sua volta sottolineato l'importanza di poter disporre a un tempo stesso di apparecchiature sofisticate e d'avanguardia come quelle degli "occhiali intelligenti" e di personale altamente qualificato e addestrato a lavorare in équipe anche sul territorio. Una attività, quella extraospedaliera e sul territorio che, come ha sottolineato a sua volta Imma Cacciapuoti, responsabile dell'Assistenza territoriale dell'Ausl, conta oggi già su 119 infermieri domiciliari e su una centrale operativa di telemedicina che, anche sulla scorta della recente esperienza degli occhiali intelligenti, verrà ulteriormente potenziata.

(Nelle foto: il dottor Mauro Manno che indossa gli speciali occhiali, l'assessore Donini e la direttrice dell'Ausl alla presentazione degli "occhiali intelligenti". Nella foto di gruppo: tutti gli intervenuti a vario titolo alla conferenza stampa di presentazione della nuova tecnologia).