Consente di ridurre i tempi di trattamento radioterapico in alcuni casi. Servirà i pazienti di tutta la provincia

Tumore della prostata: al Policlinico una nuova sofisticata apparecchiatura

È stato attivato in questi giorni al Policlinico di Modena un nuovo sistema di tracking ecografico della prostata durante il trattamento radioterapico che rende ancora più preciso il puntamento delle radiazioni da parte degli Acceleratori lineari (Linac) e quindi consente - per alcune tipologie di tumore della prostata - di ridurre la durata del trattamento radioterapico in pochi giorni invece di settimane. "Il sistema - avverte l'Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena - è stato inaugurato con uno studio clinico sperimentale di fase III che verificherà se questo tipo di radioterapia interagisce in un modo favorevole con un determinato intervento farmacologico. A regime, il sistema potrà essere utilizzato su tutti i pazienti idonei".

La Radioterapia Oncologica del Dipartimento di Oncologia ed Ematologia, diretta dal dottor Giuseppe Longo, può attualmente contare su 5 acceleratori lineari (4 a Modena e 1 a Carpi, oltre ad un’unità di brachiterapia per tumori ginecologici e serve l'intera provincia modenese. Oggi, la Radioterapia Oncologica esegue circa 2000 trattamenti all'anno, e 200-300 prestazioni individuali al giorno, circa il 20% dei quali viene svolto a Carpi. Grazie a questa apparecchiatura, Radioterapia Oncologica dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena, che ha sede al Policlinico di Modena e all’Ospedale di Carpi che è diretta dal professor Frank Lohr, potrà mettere a disposizione dei propri pazienti un ulteriore approccio terapeutico. Il nuovo ecografo, infatti, è installato a Modena ma è a disposizione di tutta la rete provinciale. La struttura, inoltre, è impegnata nel costante aggiornamento del parco macchine, il cui prossimo step sarà la sostituzione del Linac “Primus” al Policlinico, grazie ai fondi del PNRR, con il coinvolgimento del Servizio Unico di Ingegneria Clinica, della Fisica Medica AOU e del Servizio tecnologie dell’Informazione (STI).

 

“L’Ecografo “stereotassico” per i Linac di Modena – spiega ingegner Marco Martignon del Servizio Unico ingegneria Clinica – rappresenta una tecnologia innovativa nel trattamento della prostata. Mediante, infatti, l’utilizzo della modalità “real time prostate tracking” dell’ecografo con sonda perineale sincronizzato con l’acceleratore è possibile ottenere un imaging ad ultrasuoni diretto, rapido ed accurato della prostata ma anche dell’anatomia circostante". Commenta a sua volta la dottoressa Stefania Ferretti, Responsabile della Struttura Semplice di Endourologia e Chirurgia Urologica Mini-Invasiva e del PDTA del Tumore della Prostata” Questa procedura amplierà ulteriormente l’armamentario del trattamento dei tumori localizzati della prostata, al fianco della chirurgia robotica".

(Nella foto: la nuova apparecchiatura del Policlinico con lo staff medico, infermieristico e tecnico per la sua gestione)