I dati di Ausl e Azienda Ospedaliero Universitaria sulle donne che si sono rivolte ai Pronto Soccorso di Modena e provincia

Un video delle Aziende sanitarie modenesi per la Giornata di eliminazione della violenza sulle donne

"Non più sole": è questo è il titolo del video realizzato da Ausl e Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne nell’ambito dell’iniziativa Salute Modena, il format periodico proposto dalle Aziende sanitarie modenesi e dalla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria di Modena per raccontare, con parole e immagini, la sanità del territorio modenese. Il video, on-line da oggi sui canali social delle Aziende sanitarie racconta con le parole dei professionisti il percorso di accoglienza alle donne vittime di violenza di genere attivo nei Pronto Soccorso provinciali e quello per le vittime di violenza sessuale di cui è hub l’Ostetricia e Ginecologia del Policlinico.

I dati sulle violenze sulle donne riscontrati dalle due aziende sanitarie modenesi sono preoccupanti: nel 2019 sono state 428 le donne che si sono rivolte ai Pronto Soccorso della Provincia per violenza di genere. Nel 2020 sono state, 338, nel 2021 357. La proiezione al 31 dicembre 2022, considerando i dati ad oggi - secondo Ausl e AOU - è di 388. Il Pronto Soccorso dell’Ostetricia e Ginecologia del Policlinico di Modena è l’hub provinciale per la violenza sessuale. “Qui le vittime di violenza sessuale trovano uno spazio dedicato, un ambiente riservato per garantire l’accoglienza intima da parte del personale ostetrico e del personale ginecologico” spiega Maira Camera, ostetrica e ginecologo. "Dal 2015 – commentat a sua volta Fabio Facchinetti, Direttore dell’Ostetricia e Ginecologia dell’AOU di Modena – in collaborazione con l’Ausl di Modena, abbiamo costruito un percorso per accogliere, qui al Policlinico, tutte le vittime di violenza sessuale della Provincia. Noi non possiamo agire per prevenire, ma siamo a disposizione delle vittime per aiutarle nel loro percorso, anche di denuncia, quando l’evento, purtroppo, è già successo”.