Career Day all'Itis da Vinci: studenti e aziende si incontrano

Venerdì 27 maggio la prima edizione

L’Itis da Vinci prosegue la propria mission di orientamento post-diploma con una nuova iniziativa denominata Career Day. Venerdì 27 maggio gli studenti dell’Istituto Tecnico (ma non solo loro) potranno infatti incontrare i rappresentanti di una ventina di importanti aziende del territorio, nonché università e scuole post-diploma.

«L’idea nasce da colleghi, in particolare Luca Bertoli, per concludere un percorso di orientamento post-diploma – spiega la professoressa Paola Bulgarelli, coordinatrice del Career Day –. L’obiettivo è agevolare una scelta consapevole ai ragazzi tra la prosecuzione degli studi o l’inizio della carriera lavorativa. Finora abbiamo fatto attività di Pcto (l’alternanza scuola-lavoro con stage, ndr) e questo career Day completerà la possibilità per i ragazzi di conoscere la realtà di una ventina di aziende, che hanno accettato volentieri il nostro invito. Ma di fronte ai ragazzi ci saranno tutte le alternative all'università: 20 aziende, corsi professionalizzanti e il Collegio dei periti, che permette l'accesso alla libera professione».

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Per gli studenti sarà però molto più di semplice orientamento: «Chiediamo ai ragazzi di presentarsi con un curriculum e un'idea precisa di cosa vogliono vedere, le aziende si accreditano prima e i ragazzi sceglieranno con chi parlare – spiega Bulgarelli –. Saranno insomma veri e propri precolloqui di lavoro, mentre per quanto riguarda i corsi potranno chiedere informazioni».

Con una visione di sistema, il Da Vinci ha deciso di aprire questa preziosa possibilità anche agli studenti delle altre scuole superiori cittadine: «Si parla sempre del fare rete con le altre scuole e per questo abbiamo aperto anche ai ragazzi delle classi quinte degli altri istituti – spiega la professoressa Monia Mussini –. Ai nostri studenti, che avranno una settimana di precedenza per prenotarsi e iscriversi, concederemo comunque una priorità».

Con la speranza che questo Career Day possa essere solo il primo: «Di solito iniziative come questa sono appannaggio dell'università, noi siamo una scuola a metà via», dicono i docenti a cui fa eco il preside Marcello Miselli: «Si tratta di una prima prova ma sono convinto possa diventare una iniziativa fissa. Siamo i primi a dire sì all'università ma c'è bisogno di tecnici e i tecnici del 2022 non sono quelli di 10 anni fa. In iniziative come questa ci sono vantaggi sia per la scuola che per le imprese: persone formate sono un vantaggio per tutta la società».