Gli studenti del Liceo simulano un processo penale con veri giudici e avvocati

Una simulazione di processo penale, di fronte ad un vero giudice e secondo tutti i crismi del diritto. E’ quanto avvenuto ieri al Liceo Fanti, dove gli studenti hanno preso parte ad una simulazione processuale, inscenando i ruoli di imputato, vittima/parte civile, avvocati, giudici popolari e testimoni di un caso di diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti. 

Coordinati dagli avvocati Cosimo Zaccaria, Francesca Gasparini e Mirella Guicciardi che hanno organizzato il percorso di formazione ed esercitazione, i giovani liceali si sono cimentati nella simulazione di un caso reale potenzialmente molto vicino al proprio mondo giovanile: un processo contro una ragazza accusata di avere diffuso materiale sessualmente esplicito relativo all’ex fidanzato per vendetta dopo il termine della relazione. 

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Un’idea ormai consolidata da 5 anni nata grazie alla partecipazione ed adesione della Commissione per le Pari Opportunità del Comitato unitario permanente degli Ordini e Collegi professionali della provincia di Modena al progetto "La Costituzione e la Cittadinanza - Educazione alla legalitàDiscriminazioni - Parità e pari opportunità”. 

Gli studenti si sono quindi cimentati in una simulazione ma con veri giudici e veri avvocati. 

L’obiettivo dell’iniziativa e del progetto persegue la finalità di formare i “cittadini di domani” nella scuola, sensibilizzare i ragazzi sui temi che accrescono la loro coscienza civica rispetto a problemi collettivi ed individuali, sviluppare una maggiore consapevolezza delle conseguenze che le proprie azioni determinano e la capacità di riconoscere e contrastare fenomeni di prevaricazione e corruzione, promuovendo la cultura della legalità per avvicinare i giovani alle istituzioni.

Grazie all’aiuto degli insegnanti e delle istituzioni scolastiche sono state individuate alcune tematiche d’attenzione particolare: la prevenzione (uso di alcool, sostanze stupefacenti); la violenza di genere; internet e le nuove tecnologie (rischi e pericoli della rete/educazione all’uso sicuro e consapevole delle nuove tecnologie), sono stati distribuiti agli/le studenti/esse materiale sulle tematiche della legalità, per individuare il grado di loro consapevolezza su comportamenti legati al rispetto delle regole di convivenza civile ed ai precetti.

 

 

Alla simulazione hanno presenziato anche l’assessore del Comune di Carpi Tamara Calzolari, la sindaca di Campogalliano Paola Guerzoni, Maurizio Macciantelli di USP Modena, il maggiore Stefano Covolo del Comando Carabinieri di Carpi, il giudice del Tribunale penale di Modena Roberto Perrone.

Tutte le autorità intervenute hanno inoltre portato testimonianze di rara efficacia, che sono andate ben oltre un saluto circostanza, facendo percepire ai ragazzi la vicinanza delle istituzioni. 

La dimensione operativa che ha coronato il progetto ha consentito ai ragazzi di mettere concretamente in pratica quanto appreso negli incontri di preparazione, nel corso dei quali sono intervenuti professionisti provenienti da diversi ambiti: giuridico, economico e sociale. Grazie alla simulazione finale, le competenze acquisite sono state consolidate attraverso un’esperienza in cui gli studenti si sono messi attivamente in gioco, non recitando una parte preordinata, ma interpretando le fasi del processo per come si andava dipanando e reagendo in modo conseguente agli stimoli ricevuti.

A prescindere dal fatto che in quell’aula possano essere nate o meno nuove vocazioni all’avvocatura o alla magistratura, la giornata e il percorso svolto resteranno sicuramente un grande riferimento per i giovani liceali.