Il corto del Liceo Fanti premiato alla Biennale di Venezia

Con la loro reinterpretazione di Queneau gli studenti della classe Quarta K si sono aggiudicati il Leone d'argento

Nientemeno che il Leone d’argento per la creatività alla Biennale di Venezia. È questo il prestigioso premio che si sono aggiudicati gli studenti della classe Quarta K del Liceo Scientifico Manfredo Fanti di Carpi nell’ambito di un concorso online indetto, appunto, dalla celebre istituzione culturale e rivolto alle scuole. «La notizia è arrivata proprio in questi giorni in cui gli studenti sono impegnati nell’esame di quinta superiore – spiega Alda Barbi, dirigente scolastico dell’istituto carpigiano –. È stata per loro una grande soddisfazione, che arriva come gratificazione ancora più importante visti i tempi difficili che hanno attraversato». «Come istituto partecipiamo a tanti bandi – prosegue Barbi – ma questo aveva un valore particolare, dato che si trattava di un riconoscimento importante. Tra l’altro è per noi una conferma, perché già nel 2020 ritirammo il premio relativo all’edizione 2019, indetta sempre dalla Biennale di Venezia».

Ma qual è stata l’opera che ha meritato il Leone d’Argento? Si tratta di un cortometraggio dal titolo “Esercizi di stile… scolastico” e liberamente ispirato a “Esercizi di stile” di Raymond Queneau. Il corto è stato realizzato dalla classe Quarta K con la regia di Paolo Dall’Olio, mentre le riprese e il montaggio sono state affidate a Carlotta Po. Nei 31 minuti, suddivisi in vari capitoli, “viene presentato – come lo descrivono loro – un viaggio onirico e surreale nel mondo della scuola. Stili di insegnamento iperbolici e assurdi, interrogazioni incubo e previsioni di un futuro lavorativo minaccioso. L’esagerazione, il surreale e l’assurdo sono gli strumenti prediletti per raccontare il presente degli studenti in modo divertente, esorcizzando le paure con la comicità. Lo stile sincopato e altrettanto iperbolico dell'inquadratura e del montaggio ne sottolineano gli aspetti surreali”. «L’attività è stata possibile grazie alla collaborazione con la Cineteca di Bologna – aggiunge il dirigente scolastico – ed è stata finanziata dal bando promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione CIPS (Cinema e Immagini per la Scuola). Oltre al corto, i ragazzi hanno potuto partecipare a un progetto più ampio che ha coinvolto anche altre classi e che ha previsto tanto un percorso di formazione quanto la partecipazione a laboratori sul linguaggio cinematografico incentrato in particolar modo sui giovani e sulla loro visione del futuro».

 

Nella galleria fotografica: alcuni frame del corto.