Il prototipo del Team Zero C del Da Vinci d'argento alla Shell Eco Marathon

Gli studenti in coro: ''Fondamentale il lavoro di squadra, esperienza da ripetere''

Il Team Zer C dell'Iti Da Vinci ha conquistato il secondo posto alla Shell Eco-marathon di Nogaro, in Francia, chiudendo alle spalle solo dei colleghi studenti spagnoli dell'Instituto de Educación Secundaria Cotes Baixes tra i 20 team provenienti da tutta Europa nella categoria prototipi elettrici.

Un traguardo sudato sin dai primi passo: a causa della cancellazione del volo prenotato, il team di otto studenti degli indirizzi di meccanica, elettronica e informatica e i docenti Stefano Covezzi e Marco Vidoniha ha impiegato 36 ore a coprire i mille e 200 chilometri che separano Carpi da Nogaro, nella regione dell’Armagnac. Dove Zero C ha subito centrato l’obiettivo del superamento delle ispezioni tecniche del veicolo, indispensabile per partecipare alla gara.

Dopo i primi due giri di pista, il team Zero C si è piazzato al terzo posto dopo Spagna e Francia, con 712 km/kWh, ma nella seconda giornata di gara grazie a una nuova strategia i ragazzi carpigiani sono arrivati al brillante risultato di 818 km/kWh, corrispondente a circa 7 mila 800 km per litro di benzina.

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«L’inizio è stato difficile, sia per le condizioni di viaggio sia nelle ispezioni tecniche in cui è stata squalificata una delle due pilote, a causa di problemi strutturali della macchina, abbassando il nostro morale – spiega il team manager Matteo Subazzoli –. Nonostante ciò, abbiamo conquistato un ottimo secondo posto sui 20 team europei presenti. È stata fantastica anche la collaborazione con le altre squadre partecipanti».

«Dopo un inizio travagliato, abbiamo fatto subito buone prove e ottime gare, migliorando continuamente i risultati, grazie anche al clima favorevole all’interno del team», dice Riccardo Bonaccini, studente di Quinta meccanica. Soddisfatta anche la pilota del gruppo, Ilaria Ribbisi, di Terza informatica: «E' il primo anno che partecipo al progetto. Si è subito instaurato un ottimo clima tra il team, anche durante la competizione. È sicuramente una esperienza da ripetere». Lin Cheng Hao, studente di Quinta elettronica, dice che «è stato fondamentale il lavoro di squadra, che ci ha consentito di trovare sempre una soluzione alternativa per uscire dalle difficoltà, a partire da quelle incontrate nel viaggio per raggiungere la Francia», mentre Matteo Pini della Quarta informatica sottolinea che «è stata fondamentale la comunicazione dei dati della pilota, utilizzando la telemetria, per adattare la strategia alle condizioni della pista, e lo scambio di informazioni in teleconferenza con gli ex-studenti degli anni scorsi, prodighi di consigli al nuovo team».