La Maturità nei quattro istituti superiori carpigiani, tra emozioni e un quasi ritorno alla normalità

La “notte prima degli esami” cantata da Venditti è alle spalle, questa mattina gli studenti italiani hanno iniziato la Maturità. Che, anche per i quattro istituti superiori carpigiani, dopo i due anni limitati dal Covid è tornata nella modalità tradizionale con due prove scritte e  quella orale. 

Anche se non tutti sono d’accordo al cento per cento con la definizione di “normalità”: «Parlo a titolo personale e dico che forse si potevano tralasciare le prove scritte anche quest’anno, perchè la normalità è altra cosa – dice la preside del Liceo Fanti Alda Barbi –. Per il momento, incrociando le dita, al Fanti non ci sono state assenze tra gli studenti, mentre ci sono stati pochissimi casi tra i docenti che sono però più semplici da sostituire. Ho visto i ragazzi abbastanza rilassati, le prove di stamattina erano a mio avviso assolutamente fattibili».

La prima sessione di scritti ha visto tutti gli istituti alle prese con la prova di Italiano, con il Ministero che ha proposto sette tracce che vanno da Pascoli a Verga, Liliana Segre e le leggi razziali, Oliver Sacks e la “musicofilia”, Giorgio Parisi e i cambiamenti climatici, e l’attualità con la pandemia e l’iperconnessione sul web. Assente dunque la guerra, che era considerata tra i temi più papabili. 

«Ho percepito una grande varietà di scelta tra le tracce, tutte fattibili e forse anche per questo il contesto di lavoro è stato molto sereno, i ragazzi si sono approcciati con grande serenità – dice la vicepreside del Meucci Daniela D’Avino –. Le operazioni si sono svolte con tranquillità nonostante fossero due anni che non si affrontavano più e non abbiamo avuto i problemi tecnici che a volte possono capitare».

Sui banchi però andati loro, gli studenti. Ne abbiamo incontrati alcuni dei quattro istituti superiori carpigiani per sentire le prime impressioni. Eccole.

(segue sotto)

 

«Ho scelto la proposta sul web, analizzando rischi e vantaggi dell’utilizzo della rete. E’ un tema che ho trovato molto facile, siamo nati e cresciuti col web per cui mi è venuto naturale – racconta Irina Vasilencu, studentessa della Quinta R di Economia Aziendale del Meucci –. Ero già partita con l’idea di fare il tema di attualità e così ho fatto».

«Anch’io ho scelto un tema di attualità, ma quello sul Covid – le fa eco il compagno di classe Alessandro Veroni –. Era l’analisi di un testo tratto da un articolo, essendo un testo argomentativo ci ho messo anche considerazioni personali oltre all’analisi dei quattro punti previsti. Non ho trovato grandi difficoltà, sono stato il primo a consegnare dopo tre ore di lavoro. Mi sono trovato bene, sono un po’ più preoccupato per l’esame di economia di domani».

Stesse buone sensazioni spostandosi al Liceo Fanti: «Ho scelto la traccia sulla musica, con analisi del testo, comprensione e considerazioni personali – dice Camilla Capiluppi della Quinta U dell’indirizzo Scienze Umane del Liceo –. Dopo due anni temevo fossero più severi nelle proposte, credo di essermi districata bene».

Nel più classico dei capannelli post-esame, con Camilla ci sono anche due compagne: «Io ho scelto la traccia su Verga con domande sul testo Nedda. Credo sia andata abbastanza bene, nonostante non conoscessi quel testo specifico – dice Martina Aiello, sempre della Quinta U –. Anche nella parte di produzione del testo sono riuscita a fare collegamenti con altre materie come Storia dell’arte». 

Scelta diversa invece per Sofia Tintorri: «Ho scelto il testo storiografico sulle leggi razziali, penso sia andato bene anche perché a me la Storia piace e l’ho sempre studiata – dice la studentessa della Quinta U –. Ma non mi sono buttata, prima ho letto tutte le tracce, che non mi sembravano troppo complicate. Tensione? Solo all’inizio, abbiamo atteso più di un’ora per l’apertura delle buste. Domani ci attende il secondo scritto di Scienze Umane, speriamo bene…».

Sceglie invece la musica Giuseppe Inverso della Quinta BE dell’indirizzo in Elettronica dell’Iti da Vinci: «Ho fatto un excursus storico, con Bob Dylan e il Vietnam, i Pink Floyd e il muro di Berlino, Numb e In the end dei Linkin Park e i Maneskin sulla guerra in Ucraina. Tensione? Ero molto tranquillo già ieri, poi oggi con i miei compagni abbiamo scherzato come sempre. Domani ci aspetta la prova di Sistemi».

Che per l’Ipsia Vallauri sarà invece di Elettronica: «Oggi ho scelto l’analisi del testo, non ero tanto teso per questa prova ma lo sarò più domani per quella di Elettronica», dice Marco, studente della Quinta P del corso di Manutentore dei sistemi.