Maturita' a Carpi: tutti promossi gli ammessi agli esami

Il Ministero dell’Istruzione ha da qualche giorno reso noti i dati relativi alla maturità 2022 secondo cui il 99,9 per cento degli studenti ha superato gli esami e sempre secondo cui sono aumentati i diplomati con lode. Nella regione Emilia-Romagna questi ultimi sono pari al 2,6 per cento, un dato non fra le prime posizioni a livello nazionale, dove invece a guidare la classifica si colloca la Calabria che ha assegnato il 6,6 per cento di lodi. Ma, al di là dei valori regionali, ciò che accomuna i vari istituti della penisola da Nord a Sud è che tutti gli ammessi sono stati promossi, una fotografia sovrapponibile anche alla situazione locale: negli istituti superiori carpigiani infatti ci sono stati pochissimi non ammessi all’esame e quelli che l’hanno affrontato sono stati al 100 per cento designati maturi.

Al liceo Fanti di 365 studenti esaminati su 14 classi si sono diplomati tutti e 365, registrando ottimi risultati da parte di molti: 36 sono stati i candidati usciti con 100/100, di cui 11 con lode. Al da Vinci i ragazzi e le ragazze che si sono diplomati con lode sono stati due, mentre gli studenti che hanno ottenuto 100/100 sono stati 12, suddivisi nei vari indirizzi (due in chimica, due in elettronica, cinque in informatica, tre in meccanica che è anche stato l’indirizzo in cui sono state assegnate le lodi e uno al serale), mentre ci sono stati una decina di non ammessi. Al Vallauri, dei 98 ammessi all’esame, sono stati tutti promossi: solo due i non ammessi e sempre due hanno ottenuto 100/100, ma nessuna lode. I dati del Meucci invece non sono ancora pervenuti, ma arriveranno nei prossimi giorni.

 

C’è da dire che questo 2022 è stato un anno segnato da una maturità finalmente quasi normale, in cui gli studenti hanno potuto misurarsi con un esame che ha visto il ritorno degli scritti. Nei due anni precedenti i ragazzi e le ragazze erano stati valutati con un maxi orale in cui il candidato era esaminato globalmente su tutte le discipline. Quest’anno invece le prove sono ritornate con il metodo tradizionale con la prima prova di Italiano, la seconda di indirizzo (e quindi diversa da istituto a istituto e non più somministrata dal Ministero) e infine il colloquio orale con la tesina che permetteva ai candidati di avere lo spunto per iniziare la discussione. La seconda prova scritta, specialmente negli istituti professionali dove verteva sugli argomenti affrontati nel triennio, era quella più temuta. Comunque sia, nel complesso, le prove si sono rivelate abbordabili e ora i ragazzi e le ragazze possono finalmente godersi la pausa estiva prima di decidere cosa fare a settembre.