Per i dieci anni della Margherita Hack, gli studenti portano in scena al Comunale la scienziata a cui è intitolata la loro scuola

In occasione del decennale dell’apertura della scuola media “Margherita Hack”, gli alunni dell’istituto portano in scena la vita, le passioni, i valori e il grande spessore etico della scienziata cui è intitolata la scuola e che è stata spesso chiamata la Signora delle Stelle. Lo spettacolo, che vedrà gli studenti sul palco del Teatro Comunale mercoledì 14 febbraio (con ingresso riservato) mette in scena parti recitate, coreografie ed esecuzioni musicali, rappresentando la vita di Margherita Hack con leggerezza ma anche con intensità e ripercorrendo le scelte valoriali e professionali che ne hanno fatto, oltre che una grande scienziata, un personaggio molto amato da quanti hanno avuto modo di apprezzarne la dirittura morale, la verve divulgativa e lo spirito di “toscanità” verace.

 

Margherita in sella alla sua celeberrima bicicletta sarà contemporaneamente voce narrante e spettatrice in flashback di vari episodi della propria vita, mentre accanto a lei rivivranno (accompagnati dalla musica dell’orchestra degli alunni della scuola) coloro che l’hanno accompagnata negli affetti e nelle scelte più importanti, recitando, muovendosi sul palcoscenico come suggestive evocazioni del passato o intrecciando coreografie come ulteriori capitoli di una vita ricca di soddisfazioni e di battaglie. E ci sarà infine spazio anche per la scienziata, che non ha mai perso occasione per avvicinarsi al mondo dei ragazzi regalando loro la sua simpatia e soprattutto un messaggio educativo fondamentale: nella vita non c’è nulla da temere, c’è solo da capire. 

 

La scuola media “M. Hack” vanta ormai un’esperienza pluriennale di spettacoli teatrali che hanno sempre coinvolto gli alunni in base alle loro inclinazioni, permettendo di spaziare dalla recitazione alla coreografia, dalla scenografia alla ricerca iconografica alla preparazione dei costumi nell’ottica di uno sviluppo di competenze trasversali. 

“In tutto ciò la pratica teatrale riveste un ruolo importantissimo, poiché fa recepire ai ragazzi che interpretare una parte, un personaggio “altro” da sé, consente loro di dare sfogo a lati del proprio carattere spesso molto autentici ma normalmente sopiti o di cui ci si vergogna – dicono dalla scuola –. I ragazzi scoprono che possono lasciare dietro le quinte la loro timidezza perché chi entra in scena è il loro “personaggio”, e non loro in prima persona. Il contesto fluido dell’attività teatrale consente poi di creare occasioni di inclusione e partecipazione anche per studenti speciali, coinvolti in più fasi dell’attività teatrale per esprimere le più diverse attitudini insieme al resto dei loro compagni”.