Negli istituti alla vigilia di un anno sospeso: 1 - l'Itis Leonardo da Vinci

Spazi, banchi, trasporti: il rebus più complicato

Nuovi banchi sì o nuovi banchi no? Con rotelle o senza? Da alcune settimane a tenere banco, è proprio il caso di dire, è la possibilità da parte delle scuole di ogni ordine e grado di dotarsi di sedute cosiddette “innovative” per poter garantire la distanza di sicurezza nelle classi. Il ministro Azzolina ha dichiarato che “sui banchi non ci sono direttive univoche, faremo quello che ci chiedono i dirigenti scolastici degli istituti di tutta Italia”. Parole che non hanno certo rassicurato nessuno, andandosi a sommare al clima di assoluta incertezza che grava sul settore scolastico, che giace come assopito, che dallo scorso febbraio ancora non dà grandi segni di vita e che per questo non mette i presidi nelle condizioni di chiedere alcunché. Ad oggi si può volare su aerei a pieno carico, insomma, ma non è certo se a scuola si sopravvivrà al primo raffreddore e se si riuscirà a studiare in presenza fin oltre l’autunno. Tornando ai banchi, è sopraggiunto un grave problema in questi giorni, che mette a repentaglio la fragile base su cui poggia la ripresa. Ne abbiamo parlato con il preside dell’Itis Leonardo da Vinci di Carpi, Marcello Miselli, che di recente ha fatto richiesta di 120 nuovi banchi singoli e 60 sedute con ribalta, ma senza ruote, per far fronte ai problemi di distanza tra studenti.

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