Anche l’istituto Vallauri, come altre scuole superiori di Carpi, si avvia a svolgere attività didattica integrata per alcuni dei suoi 748 ragazzi. «Gli studenti del triennio rimarranno a casa un giorno alla settimana; quelli del biennio, due: in questo modo e considerato il numero degli alunni – 8 classi su 33 – saremo intorno al 75-80 per cento di alunni in presenza giornaliera in classe». È il dirigente scolastico, professor Vincenzo Caldarella, a illustrare i dettagli del rientro. «Il nostro obiettivo è però ovviamente quello di trovare spazi aggiuntivi – per questo stiamo insistendo con enti locali, Provincia, Unione Terre d’Argine – per poter riportare tutti i ragazzi tra le mura scolastiche ed eliminare il ricorso alla giornata di didattica a distanza – puntualizza –. Specie nell’area tecnico-professionale, infatti, è forte l’esigenza dell’attività in presenza: l’attività laboratoriale la reclama, diversamente le competenze manuali trovano a fatica un riscontro di valutazione». Il fatto di ospitare quattro classi del liceo Manfredo Fanti (lo scorso anno erano due, ndr), non semplifica le cose.
10 Settembre 2020
Il preside Caldarella: Uno o due giorni di lezioni in remoto secondo i cicli
Vallauri: per la normalità servono nuovi spazi
L'accesso è riservato agli Abbonati
Se sei già abbonato, accedi per vedere l'articolo completo
AccediAccesso completo al sito, più l'
abbonamento digitale annuale
Vi permette di accedere a tutti i contenuti web di VOCE.it e di ricevere la newsletter quotidiana VoceCittà con le notizie del giorno, Voce settimanale digitale e Voce mensile digitale di approfondimento, direttamente al vostro indirizzo mail.
Costo Annuo 29€
Abbonati