25 Novembre: un documento dell'Udi di Carpi contro la violenza maschile

Un 25 novembre che dovrà servire a richiamare l'attenzione soprattutto sull'eliminazione della violenza maschile, all'origine degli stupri delle donne ucraine, del tentativo di annullare l'esistenza femminile in Afghanistan, del massacro delle giovani donne iraniane, della lotta infinita delle donne palestinesi, delle violenze in Senegal e Nigeria e di quel che succede nei campi di concentramento in Libia. Questo il significato che l'Udi di Carpi, con un proprio documento, intende conferire alla celebrazione della giornata contro la violenza sulle donne. Ponendo cioè l'accento proprio sulla violenza maschile nelle sue varie forme, documentata nei tanti tavoli e osservatori regionali e nazionali e contrastata anche con il tentativo di cambiare i programmi educativi e scolastici, per rilanciare l'informazione e l'educazione sessuale nelle scuole e avanzando proposte precise per un'applicazione più efficace della Direttiva europea contro le molestie sessuali sui luoghi di lavoro. segue

Il documento dell'Udi di Carpi ritiene fra l'altro opportuna una riconvocazione dell'Osservatorio nazionale "...per fare finalmente, dopo un anno, il Piano operativo previsto nel 2021 dal piano strategico del Governo e rimasto lettera morta”. Il documento conclude auspicando che si superi la schizofrenia fra le tante parole spese su fatti di cronaca contro donne e minori e le politiche reali ed efficaci per ottenere risultati positivi e permanenti.