Nessuna soluzione in vista al momento per le famiglie sinti della ex scuola di Cortile

Dopo che è saltata la soluzione di far loro acquistare un lotto in via dei Fuochi (troppi i costi di infrastrutturazione per un'area in piena campagna, anche se il Comune aveva dato la propria disponibilità per il trasloco e per tirocini di lavoro in vista della stipula di un mutuo), non si intravedono al momento soluzioni per trasferire, a dieci anni dalll'abbandono del vecchio campo di via Nuova Ponente, le famiglie sinti insediate nell'area cortiliva della ex scuola di Cortile. Questo il senso della risposta fornita dall'assessore ai Servizi sociali, Tamara Calzolari, al capogruppo leghista Giulio Bonzanini che, nel question time del Consiglio comunale del 29 settembre, aveva chiesto notizie circa quella che avrebbe dovuto essere una sistemazione provvisoria, sulle condizioni dell'immobile concesso in uso e sulle prospettive future.

L'Assessore ha precisato che la difficoltà maggiore risiede nell'impossibilità di reperire una microarea che, nello spirito della legge regionale, potrebbe essere localizzata ovunque. Le disponibilità comunicate dai privati proprietari tuttavia, hanno riguardato finora lotti di terreno molto lontani dal capoluogo e dalle frazioni, con conseguenti rilevanti costi che si profilano per servirli di luce, acqua, gas e fognature. E il proprietario dell'unico appezzamento che, essendo più vicino alla città, avebbe permesso di risparmiare questi costi, si è defilato per timore delle reazioni dei vicini. Le famiglie sinti resteranno dunque per ora dove sono, con costi delle utenze a carico del Comune, al contrario di quanto sta avvenendo per le altre due microaree della zona piscine, dove ogni nucleo familiare paga i propri consumi. Sullo stato dell'immobile di Cortile, l'Assessre ha confermato che dopo un sopralluogo, è stata effettuata una bonifica dell'area di insediamento.

 

Nella circostanza l'Assessore ha anche informato che due nuclei familiari dell'ex campo di via Nuova Ponente sono stati stabilmente domiciliati e che continua la collaborazione con la cooperativa l'Accento, incaricata della mediazione con i sinti, soprattutto sul versante dell'inserimento scolastico dei più piccoli. L'interrogante si è dichiarato solo parzialmente soddisfatto, visto il perdurare pluridecennale di una situazione che era stata presentata come provvisoria.