Calcio

Beretta protagonista del ritorno alla vittoria del Carpi: ''Ci voleva. Prima? Un calo fisiologico''

Roberto Beretta è stato uno dei protagonisti della risurrezione del Carpi. Nel ritorno alla vittoria dei biancorossi in quel di Budrio, il centrocampista classe 2001 ha giostrato sulla destra del tridente di trequartisti e ha impressionato per qualità e quantità, dimostrandosi come uno dei migliori giovani del campionato. «Ho giocato esterno e, da mezz’ala quale sono, non è proprio il mio ruolo ma posso farlo così come posso giocare nei due di centrocampo – dice Beretta –. L’intesa con Casucci sulla fascia? Abbiamo provato tanto perché è una cosa nuova. Io ho sempre fatto la mezz’ala quest’anno, allargandomi però spesso in fase di impostazione e quindi i movimenti non sono così diversi. Con Casucci mi trovo molto bene, sono contento che si sia visto. Il trequartista l’ho fatto quasi ogni anno in passato, ho giocato più lì che esterno e dove mi mette il mister gioco».

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Peccato che questo exploit di squadra sia arrivato dopo una crisi dicembrina che ha di fatto tagliato fuori il Carpi dalla corsa al primo posto: «Nel calcio non è mai tardi e può succedere di tutto – risponde Beretta –. Abbiamo avuto un calo che è sotto gli occhi di tutti, è un calo che penso sia fisiologico e in un anno può succedere. L’importante era chiudere questo periodo e risollevarci: l’abbiamo fatto domenica e una vittoria così, con un gol nei minuti finali, ci dà ancora una carica e una spinta in più». Un contributo importante, soprattutto a livello morale, è sicuramente arrivato con mister Contini: «Ci stiamo trovando molto bene, ci vuole tempo per capire quello che ci chiede ma sappiamo di non averne tanto e stiamo assimilando i concetti e le sue richieste», racconta Beretta.

Che ora mette il mirino sul Salsomaggiore fanalino di coda, ospite domenica del Cabassi: «In questo campionato non ci sono partite facili, ci sono state più dimostrazioni e il 2-2 dell’andata è una di queste. Le squadre che lottano per salvarsi danno battaglia sulle seconde palle, si chiudono dietro e sono difficili da affrontare, ma abbiamo tanta voglia di fare bene e vincere la partita». Senza allargare troppo lo sguardo oltre il prossimo impegno: «Dobbiamo pensare a fare il nostro massimo – conclude Beretta – poi alla fine vedremo dove saremo rispetto alla Giana e le altre».