Calcio

Borgarello: ''L'Athletic è sulla strada giusta''

Il centrocampista italo-cileno sul momento biancorosso

E’ partito tra i titolari di inizio stagione, poi un infortunio l’ha rallentato facendogli saltare tre partite ma il centrocampista fiorentino Milton Borgarello si sta riprendendo spazio nel cuore del Carpi.

 

Milton, finora si sono visti diversi volti di questo Carpi, qual è quello vero?

“Secondo me il vero Carpi è quello che abbiamo visto domenica con la Sammaurese e a Sasso Marconi, due partite in cui dovevamo riscattare da due prestazioni non buone. A livello di prestazione ci fu anche a Prato, ma è normale essere giudicati dai risultati. La vera partita sbagliata fu quella con la Bagnolese, quando eravamo all’inizio, in fase di costruzione. Abbiamo avuto meno tempo delle altre per costruire la squadra e non abbiamo ancora il feeling massimo ma siamo un gruppo forte. Abbiamo ancora molto da migliorare e cose su cui dobbiamo lavorare in settimana, ma domenica ci siamo rimessi sulla strada giusta, che dobbiamo seguire per tutto il campionato”.

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Quest’estate sei arrivato a Correggio per la Correggese e poi ti sei ritrovato a Carpi, che estate è stata?

“Avevo firmato per la Correggese e pensavo di iniziare il campionato lì, poi c’è stata questa opportunità di venire a Carpi e sono molto contento di essere qui. Darò il mio massimo per questa società”.

 

Dopo settori giovanili importanti come Siena e Perugia e tanta Serie D arriva per te questa chance importante a Carpi.

“Ho sempre fatto la D da quando sono uscito dal settore giovanile in piazze più provinciali di Carpi e questa è una grande opportunità che voglio sfruttare. Al momento non sono ancora al massimo dopo l’infortunio ma sto lavorando per trovare la miglior condizione”.

 

Bagatti ti sta utilizzando da mezz’ala, a Correggio arrivasti come mediano davanti alla difesa. Dove ti trovi meglio?

“A centrocampo posso giocare in tutte le posizioni, mi metto sempre a completa disposizione. Rispetto a quello che ho fatto a Scandicci negli ultimi due anni, Bagatti chiede un calcio più manovrato ma lascia grande libertà in campo e non ci ingabbia in troppi schemi. Chiede occupazione degli spazi, giocare la palla e muoversi, se troviamo i meccanismi giusti tra noi queste cose verranno fuori col tempo”.

 

Sei alla prima esperienza fuori dalla tua Toscana.

“Sì, a parte la Primavera a Perugia è la prima volta che gioco lontano da casa ed è un’occasione importante per me, dovrò essere bravo a saperla sfruttare”.

 

Come avete vissuto il trasferimento da Correggio a Carpi?

“Quando eravamo a Correggio la situazione non è stata semplice, ci dovevamo allenare, per un periodo siamo rimasti senza il mister e c’era un po’ di ansia e tensione. Quando c’è stato il trasferimento a Carpi c’è stato grande entusiasmo e voglia di mettersi in gioco. Passare da una società importante come la Correggese a Carpi è stata un’occasione importante”.

 

Il tuo nome può sembrare inglese, ma hai origini cilene.

“La mia mamma è cilena, è venuta via dal Cile nel '73 quando c’è stato il colpo di stato, sono stato là solo da bambino e mi piacerebbe tornarci. Sono orgoglioso delle mie origini”.

 

Hai sempre trovato qualche gol nei tuoi campionati.

“Spero di migliorare rispetto all’anno scorso quando ne ho fatti 4, ma se non segno e vinciamo va bene lo stesso”.

 

La presenza dei tifosi organizzati è più uno stimolo o mette pressione?

“Ci danno una grandissima carica, anche quando abbiamo perso ci hanno sempre incoraggiato e applaudito, dandoci carica e forza”.