Calcio

Carpi, scatta il count-down per il ricorso contro la mancata iscrizione in Serie C

Giovedì il responso ufficiale del Consiglio Federale, se dovesse andare male resterà solo il Coni

Sono ore cruciali per il futuro del Carpi. Entro le 19 di domani, martedì 13 luglio, la società biancorossa per mezzo dell’avvocato Grassani deve infatti presentare il ricorso  contro la mancata iscrizione alla Serie C sopraggiunta dopo la bocciatura della Covisoc (Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche). Una vertenza che in un primo momento sembrava quasi una formalità ma che ha via via preso sempre più i contorni dell’autentica battaglia legale, con finale tutt’altro che certo. Come già spiegato qui, la contestazione effettuata dalla Covisoc al Carpi è un’errata e troppo lunga rateizzazione dei contributi dei dipendenti (ovvero i calciatori in primis): la società biancorossa, con l’ok dell’Inps, ha pianificato di versarli in dodici rate, mentre la Covisoc per conto della Lega chiede non più di quattro tranche di pagamenti.

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Questo ha fatto sì che alla data dell’iscrizione il Carpi abbia versato meno contributi di quanti non avrebbe dovuto. Una situazione che ha messo nei guai almeno altre quattro società (il Chievo in B, Novara, Samb e Paganese in C, mentre la Casertana ha una situazione ancora più grave per non aver presentato la fideiussione da 350 mila euro), indotte in errore dalla possibilità di rateizzare in dodici mensilità prevista da una misura governativa anti-Covid. Ma che Lega Pro e Covisoc non prevedono e non hanno inserito in sede di Licenze Nazionali, ovvero il sistema di prescrizioni necessarie per l’iscrizione ai campionati professionistici. Le stesse che prevedono che “gli adempimenti effettuati successivamente così come la relativa documentazione non potranno essere presi in considerazione”. La teoria per cui basta regolarizzare la posizione entro la presentazione del ricorso (martedì 13) insomma non ha tenuta giuridica, e questo non fa altro che mettere la strada del Carpi e delle altre ricorrenti inevitabilmente in salita. 

Un primo responso arriverà mercoledì 14, quando la Covisoc emetterà il proprio parere sui ricorsi, che il Consiglio Federale di giovedì 15 dovrebbe poi ratificare. 

Se il giudizio dovesse essere negativo, il Carpi sarebbe per la Figc ufficialmente fuori dal campionato e a quel punto non resterebbe che una strada, prima di alzare definitivamente bandiera bianca e veder scomparire il calcio professionistico in città: un nuovo ricorso, questa volta al Collegio di Garanzia del Coni.