Carpi e Perugia si ritrovano al Cabassi dopo tre anni tra volti nuovi e società rivoluzionate. Quella dei padroni di casa lo è ormai da tre stagioni, da quando Claudio Lazzaretti raccolse i cocci del fallimento, quella ospite lo è da poche ore, visto che proprio in queste ore si sta concretizzato il closing tra l’ormai ex presidente Massimiliano Santopadre e l’imprenditore argentino Javier Faroni. Sul campo, il Grifone si presenterà ampiamente rimaneggiato, ma mister Cristian Serpini non si fida affatto: «Non prendo più di tanto in considerazione le loro assenze – ha detto il tecnico biancorosso – perché ho fatto la formazione ai ragazzi e nel Perugia giocheranno otto giocatori che hanno fatto la A la B. Metteranno in campo una squadra importante che ha fatto benissimo contro la Spal e che ha grandissima qualità da metà in avanti. Ma se il Carpi fa il Carpi li può mettere in difficoltà». Ma “fare il Carpi” vuol dire anche cercare la strada per migliorarsi: «Dobbiamo essere più cinici ed elevare all’interno della partita i minuti in cui controlliamo il gioco, quei 50-60 fatti sia col Rimini che col Milan in cui subivamo poco e davamo la sensazione di poter far gol. Se ci allunghiamo come abbiamo fatto domenica scorsa devi pregare perché il tuo giocatore sia più bravo rispetto all'altro ma non è il nostro calcio e non possiamo lasciare campoaperto a giocatori come Montevago, Ricci o Matos».
CONSAPEVOLEZZA
Al di là delle prestazioni fornite nelle prime due giornate, Serpini è confortato dallo spirito che sente nello spogliatoio: «Alla fine di queste due partite – continua il tecnico – i ragazzi avevano la consapevolezza di aver fatto una buona prestazione, ma avevano anche l'amaro in bocca per non aver preso i tre punti. Quando c'è insoddisfazione e autocritica mi fa sempre piacere, perché vuol dire aver voglia di crescere e noi possiamo e dobbiamo ancora fare meglio, togliere gli errori, essere più determinanti allungando il tempo di gioco dove siamo più dominanti». In termini di scelte iniziali si andrà verso la conferma dell’attacco visto a Busto Arsizio, con Cortesi in trequarti e Saporetti a fianco di Gerbi: «In questo momento la struttura fisica sta determinando anche le gerarchie davanti, perché quando giochiamo contro squadre fisiche abbiamo bisogno di qualche centimetro in più.
ALLA RICERCA DELLA CONTINUITÀ
Si va verso la conferma dell’undici visto contro il Milan Futuro, con Saporetti a fianco di Gerbi e Cortesi in trequarti. Convocati sia Lorenzi che Figoli, alle prese con qualche problema durante la settimana. Per Calanca si valuterà prima della gara: «E’ stata una settimana positiva – conclude Serpini – in cui abbiamo fatto un buon lavoro. C'è stato qualche acciacco con alcune situazioni da valutare ma nessuna estremamente grave. Calanca è quello con maggiori difficoltà per un problema al polpaccio che sitrascina da un po’ ma sarà della partita, vedremo se in campo o dalla panchina». Tra convocati nella Nazionali giovanili e infortuni sono invece una dozzina le assenze in casa del Perugia. Del difensore Amoran, del centrocampista Bartolomei e dell’attaccante Sylla le più rilevanti. Due gli ex tra gli umbri: Mezzoni, dato per titolare, e Matos, che si gioca un posto con Palssonnel trio di attacco. La partita tra Carpi e Perugia si gioca domenica 8 settembre alle ore 18,30 al Cabassi e sarà arbitrata da Domenico Castellone di Napoli, coadiuvato da Luca Chiavaroli di Pescara e DaljitSingh di Macerata, Quarto uomo Edoardo ManedoMazzoni di Prato. Biglietteria dello stadio aperta nel giorno della partita dalle 15 sino alle 19.
LE PROBABILI FORMAZIONI
CARPI (4-3-1-2): Sorzi;Tcheuna, Zagnoni, Panelli,Calanca; Contiliano, Mandelli, Forapani; Cortesi; Gerbi, Saporetti. A disp.: Pezzolato, Cecotti, Mazzali, Rossini, Verza, Zoboletti,Amayah, Nardi, Puletto, Sereni, Stanzani, Sall. All. Serpini.
PERUGIA (3-4-2-1): Gemello; Mezzoni, Angella, Giraudo; Cisco, Torrasi, Giunti, Bacchin; Ricci, Matos;Montevago. A disp.: Albertoni, Leo, Palsson, Agosti, Marconi, Yimga, Souarè, Polizzi, Barberini, Ambrogi, Bussotti. All. Formisano