Terzo posto doveva essere e terzo posto è stato, con la semifinale playoff in casa contro il Real Forte Querceta (domenica 14 maggio in orario ancora da stabilire). Tutto bene quindi? Non proprio. Il Carpi che ha chiuso il campionato regolare perdendo 2-0 a Corticella è apparso spento, senza motivazioni e molto simile a quello che sette giorni prima aveva impattato 0-0 al Cabassi col Riccione senza brillare. Un campionato che si era aperto con l’obiettivo di rimanere attaccati alle prime per giocarsi il primo posto nelle ultime giornate si è chiuso con 21 punti di distacco dalla Giana capolista e 14 dalla Pistoiese seconda. Un distacco maturato tanto nel girone d’andata quanto in quello di ritorno, con la differenza di passo tra la gestione Bagatti e quella Contini che premia clamorosamente il primo con 30 punti conquistati rispetto ai 29 del collega subentrato nel girone di ritorno. Il cambio di passo auspicato a Natale col cambio in panchina insomma non c’è stato, così come non c’è stato un gran miglioramento rispetto all’anno scorso, quando il Carpi di Bagatti, poi Gallicchio e nuovamente Bagatti chiuse sì quinto ma con 58 punti, ovvero uno solo in meno di quello di quest’anno. Nato però come una squadra che avrebbe potuto e dovuto lottare per ben altri obiettivi.
Per evitare di chiudere la propria corsa in semifinale come l’anno scorso, quando i biancorossi furono eliminati nettamente dal Ravenna, servirà almeno superare la semifinale con il Real Forte, per poi vedersela con la vincente dell’altra semifinale tra Pistoiese e Corticella. Senza posti garantiti in Serie C non è certo l’obiettivo che ci si augurava, ma a questo punto occorre provarci e poi farsi eventualmente trovare pronti in caso di chiamata per un ripescaggio.
Sotto, il Pagellone di Corticella-Carpi
IL PAGELLONE DI CORTICELLA-CARPI
CLASSIFICA GENERALE PREMIO BRUNO CUCCONI