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Emozioni in rosa

Il passaggio del Giro d'Italia

Quel rituale laico che è il Giro d'Italia ha toccato oggi pomeriggio Carpi. La carovana rosa è entrata in città con in testa una figura mitica del ciclismo eroico, l’"uomo solo al comando”: nel nostro caso il belga Dries De Bondt che si è affacciato scortato solo dal vento sulla provinciale Motta, alla chiesa di Sant’Agata di Cibeno, e quindi in via Pezzana e Manzoni, dove la temperatura del tifo - e non solo - ha raggiunto il picco più alto. Come sempre, il Giro è più nell’attesa che non nel passaggio dei corridori, che si esaurisce tra un baleno di colori, il ronzio delle pedalate e gli incitamenti del pubblico. Che a Carpi non è mancato, con i più aficionados già in strada dal primo pomeriggio. E’ lì, in quelle ore calde, che si consuma il rituale pagano dell’attesa: complice il giorno lavorativo, per la maggior parte sono nonni e nipoti, qualcuno è colorato di rosa, qualcuno ne acquista un po’ dal mezzo-bancarella che offre i gadget ufficiali.

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Alle intersezioni stradali, qualche automobile si avvicina con aria sconsolata e - intercettata dai vigili o dai volontari della Protezione Civile - fa marcia indietro cercando fortuna altrove. Dagli appartamenti, davanti alla tv, si esce sui balconi per aggiornare amici e parenti giù in strada sulla posizione del gruppo: sono a Cavezzo, ora a San Marino, mancano pochi chilometri. Sfilano le bici a pedalata assistita dell’E-Giro e qualche bambino si chiede “ma è già finito tutto?”. No, il bello deve ancora arrivare. Quando anche dai tavolini dei bar, pieni di gente all’ombra, ci si alza tutti in piedi ad applaudire, è davvero il momento: il belga solitario De Bondt sfreccia come un missile, dietro di lui, a pochi secondi, ecco il gruppo. All’altezza di via Remesina anche un caduta, immortalata dalle telecamere della tv, coinvolge due corridori. Che, come sono arrivati in un baleno, in un baleno spariscono all’orizzonte, scortati dalle sirene dei mezzi di servizio. L'elicottero della tv inquadra piazza Martiri salutando ufficialmente Carpi: il Giro è passato, direzione Reggio, dove sul traguardo si impone in volata l’italiano Alberto Dainese, con il “nostro eroe” De Bondt raggiunto a pochi chilometri dall’arrivo. 

Per Carpi è stata una piccola festa in rosa, che ha rievocato le emozioni del 1998, del 2008 e del 2019, quando la città dei Pio fu sede di partenza e arrivo di tappa. Un ruolo che tornerà a ricoprire il prossimo martedì 5 luglio, quando da piazza Martiri partirà una frazione del Giro Donne.