Basket

Finalmente il basket giocato

I coach Sangermano e Barberis presentano la stagione sotto canestro

Dopo settimane di preparazione, manca ormai pochissimo alla partenza della stagione sportiva di Carpine (nella foto) e Nazareno, con la prima impegnata già mercoledì 27 a Guastalla, mentre per la giovanissima compagine biancoblù l'esordio è previsto due giorni dopo venerdì 29, sul campo di Gualtieri. Due realtà, Carpine e Nazareno, geograficamente appaiate ma diametralmente opposte per la composizione del roster e gli obiettivi stagionali.

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Il coach della Carpine Niccolò Sangermano esprime la smisurata voglia di ripartire dopo più di un anno e mezzo di stop: «Sarà la stagione della ripresa e sinceramente tutto il movimento non potrà far altro che beneficiarne, per riprendere entusiasmo e voglia di sfidarsi come prima della pandemia. Ci aspettano 7 mesi molto particolari, dai quali mi aspetto letteralmente di tutto: le squadre sono quelle che già militavano in categoria prima dello stop, ma, già valutando dalle amichevoli di questo mese, posso dire che i roster sono radicalmente mutati, con nomi importanti scesi magari di livello e giovani di belle speranze pronti a prendersi il proscenio – dice il coach della Carpine –. Ogni settimana ci sarà da lottare e non è detto che le compagini più attrezzate abbiano vita facile anche contro quelle che sulla carta partono svantaggiate, proprio perché stiamo vivendo un nuovo Anno Zero per la pallacanestro. Guardando a noi, posso affermare che ho visto i ragazzi davvero affamati e vogliosi di mettersi in gioco per recuperare le emozioni di due stagioni fa e già da mercoledì potremmo tornare a calcare i campi in giro per la provincia di Reggio con grandi motivazioni e voglia di fare bene».

Sulla sponda Nazareno, coach Luca Barberis è al timone di una squadra giovanissima: «Abbiamo deciso di ricominciare dalle nostre fondamenta dopo questo interminabile lockdown cestistico che ha tenuto i ragazzi lontani dalle palestre e dalle loro passioni. È proprio per ridare loro ancora più stimoli e responsabilità che abbiamo deciso di puntare esclusivamente su un roster "casereccio" con l'aggiunta di tre senior di esperienza e qualità come Alessandro Losi, Federico Manzini e Yayson Bardelli – dice coach Barberis –. Le aspettative sono molto alte, ma non tanto per la classifica, ma quanto per la crescita tecnica e mentale dei ragazzi coinvolti in questo progetto. Sappiamo di essere forse in ritardo per profondità ed esperienza della rosa, ma anche le ultime settimane hanno presentato il conto sul fronte infortuni, con un terzo dei giocatori che hanno dovuto fermarsi ai box tra acciacchi e mali di stagione; sarà compito mio e dello staff quello di spronare questi giovani giocatori a dare tutto senza pensare alle difficoltà che per nostra natura attireremo: abbiamo davanti una scalata ripida, ma come tutte le avventure in altura, spettacolare si prospetta il tragitto come la metà».

B.S.