Nuoto

Greg e Lorenzo, medaglie ''di legno'' dal sapore diverso. Mora si rifà con l'oro nella 4x100 mista

Paltrinieri scivola fuori dal podio dei 1500, Mora ad un soffio dalle medaglie dei 200 dorso

Si chiude con due quarti posti individuali il Mondiale dei due campioni carpigiani Gregorio Paltrinieri e Lorenzo Mora. Due medaglie di legno dal sapore però differente: nonostante l'ovvio disappunto di chi finsice ai piedi del podio, il quarto posto di Lorenzo nei 200 dorso ha un sapore decisamente più dolce di quello di Greg nei 1500 stile libero. E proprio alla fine, Mora aggiusta la sua giornata mettendo al collo la medaglia d'oro con la 4x100 mista maschile.

 

GREG

Dopo essere sempre salito sul podio in tutti i Mondiali disputati dal 2014 ad oggi, Gregorio Paltrinieri finisce fuori dalle medaglie ad Abu Dhabi. Il campione carpigiano chiude quarto i 1500 in vasca corta alla Etihad Arena, lo stesso piazzamento dell’agosto scorso alle Olimpiadi di Tokyo, e si vede anche sottrarre il record del mondo in vasca da 25 metri dal tedesco Florian Wellbrock, nuovo campione del mondo col tempo di 14’06”88. Che per Greg non fosse giornata lo si capisce presto: dopo una partenza nella scia del tedesco, già ai 300 metri Greg scivola in quarta posizione oltre il secondo di distacco. Una situazione anomala per il campione carpigiano, che ci ha abituato a condotte di gara tutte all’attacco sin dalla prima vasca e improntate sul ritmo più che su strappi improvvisi. Che infatti non arrivano. Ad un terzo di gara il suo distacco aumenta anche all’impatto visivo e non fa poi che crescere fino alla sessantesima vasca di questi 1500, che chiude in 14’21”, a 15 secondi dal nuovo recor del mondo di Wellbrock e alle spalle anche del tunisino Hafnaoui e dell'ucraino Romanchuk.

“Non riesco a dire con esattezza cosa sia successo, ero sul filo, potevo fare o molto bene o molto male avendo preparato al massimo questa gara. Mi sono sentito malino ieri, ma pensavo fosse la batteria dove fatico sempre, ma malissimo oggi, ero morto e non ne avevo quando provavo a spingere - dice Greg a caldo - Wellbrock ha fatto una gara stellare, credo sia più forte di me adesso e probabilmente non l’avrei preso anche nuotando meglio. Cambieremo strada, abbiamo provato qualcosa di nuovo con Fabri (Fabrizio Antonelli, il suo tecnico, ndr) e non ha funzionato per niente. Questa stagione è lunga, avevo fatto molto bene a Kazan a carico pieno e qui pensavo di fare meglio. Dobbiamo continuare a lavorare con serenità, loro stanno andando tutti forte e sapevo sarebbe stata molto tirata, io devo tornare sui miei standard. Questa volta è andata così, è una gara brutta ma continuerò a lavorare”.

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LORENZO

E' un quarto posto decisamente più dolce quello di Lorenzo Mora che, dopo l'argento nei 50 dorso, l'ottavo nei 100 e il bronzo con la 4x50 mista mista, conclude il suo primo Mondiale con due medaglie che lo catapultano di diritto nel gotha del dorso iridato.

Dalla corsia 2 dei "suoi" 200, il campione delle Fiamme Rosse-Amici del Nuoto VVFF accusa subito la partenza a razzo dell’americano Casas e del tedesco Diener, ma il carpigiano fa la differenza come sempre con la subacquea e risale fino ad un passo dal podio e chiude quarto alle spalle anche di Kawecki, che vince a sorpresa in rimonta. A Lorenzo non basta nuotare il nuovo record italiano in 1’49”27, polverizzando il precedente. 

“Anche prima di partire ho guardato i partenti e ho detto, se va benissimo arrivo terzo, se va male quinto. Il tempo è buonissimo, mi sono piaciuto nella gestione della gara, ho provato a passare un po’ più forte del solito e non ho nulla da recriminare - dice Lorenzo - Non pensavo di poter avere un po’ di rammarico per un quarto posto in un Mondiale, ma non sono felice per essere arrivato quarto e questa è una cosa bellissima. Oggi finisco questa gara sapendo di aver dato il 250 per cento e va benissimo così”.

La medaglia per Lorenzo arriva però in conclusione, con l’oro con la 4x100 mista maschile. Lorenzo nuota la prima frazione a dorso lanciando poi la volata iridata di Martinenghi (delfino), Rivolta (rana) e Miressi (stile libero). Gli azzurri chiudono davanti a Stati Uniti e Russia riscrivendo anche il record dei Campionati.

“E’ un oro sperato e forse pronosticatile ma non si può mai dare nulla per scontato, le cose belle ce le godiamo fino alla fine e da quelle brutte impariamo. La cosa più importante che mi porto dietro da quest’anno è il gruppo”.