Sotto 1-0 (con un gol per altro viziato da fallo su Boccaccini), il Carpi era riuscito a ribaltare una gara in trasferta come non gli era mai successo prima: ma ai biancorossi non è bastato volare sull'1-3 per evitare la controrimonta del Sant'Angelo per un 3-3 dal sapore più amaro che dolce. Se da un lato il pareggio in terra lodigiana rappresenta il terzo utile consecutivo, dall'altro è evidente la frustrazione per non essere riusciti a difendere un doppio vantaggio esterno. Un compito da sbrigare mettendosi il casco e senza badare al sodo, ma questo è un vestito che non sembra proprio adeguarsi ad una squadra nata, pensata e costruita per giocare sempre e comunque a calcio. Una squadre che però, Bagatti o Contini al timone, continua a dimostrare limiti palesi nella gestione delle gare. Limiti che il nuovo tecnico non si è fatto troppi problemi ad etichettare come "mancanza di personalità". Un fattore che non si compra al mercato e difficilmente allenabile. Con la Giana sempre più inarrivabile al primo posto, anche il secondo occupato dalla Pistoiese si è allontanato ulteriormente a 5 punti, e per i biancorossi non ci sono più cartucce da sparare a salve se l'obiettivo è quello di fare per lo meno meglio dell'anno scorso. Mercoledì 25 sarà subito campionato: al Cabassi (ore 14,30) arriva il Prato.
Sotto, il Pagellone di Sant'Angelo-Carpi, con il duo Castelli-Dominici mvp di giornata, e la classifica generale del Premio Bruno Cucconi, con Roberto Beretta che aggancia Lorenzo Ranelli in vetta.
